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Ex sindaco di Avellino arrestato: avvocato denuncia mancata audizione magistrati

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La difesa di Gianluca Festa: mancata convocazione da parte della Procura

Gianluca Festa, sindaco dimissionario di Avellino ora agli arresti domiciliari, aveva chiesto alla Procura di essere ascoltato già dal 27 marzo, ma non aveva mai ricevuto convocazioni né riscontri. L’avvocato Luigi Petrillo, difensore dell’ex primo cittadino avellinese, ha sottolineato che se Festa fosse stato convocato come richiesto, probabilmente non sarebbe stata necessaria la misura cautelare.

L’avvocato Petrillo ha espresso il suo dispiacere per il fatto che subito dopo l’esecuzione della misura cautelare siano state diffuse notizie e immagini tratte da informative di reato non ancora disponibili né all’indagato né al suo difensore. Questo prima che l’indagato potesse fornire al Giudice una spiegazione alternativa a quanto sostenuto dagli inquirenti.

Inoltre, Petrillo ha evidenziato che al momento delle indagini nemmeno gli investigatori ipotizzano che i fatti contestati abbiano procurato un profitto economico a Gianluca Festa. Infatti, in uno dei capi d’imputazione si legge che Festa avrebbe indotto un imprenditore a versare un contributo alla manifestazione Eurochocolate al solo scopo di assicurare la riuscita dell’evento.

Per quanto riguarda la presunta sottrazione di un computer da un ufficio comunale, avvenuta tempo prima che l’indagato fosse al corrente, Petrillo ha spiegato che si trattava di un computer di vecchia generazione protetto da una password comune. Infine, l’avvocato ha concluso che tutto verrà chiarito durante l’interrogatorio di garanzia.

Le indagini della Procura di Avellino

Le indagini che hanno coinvolto il sindaco dimissionario di Avellino, Gianluca Festa, e due architetti, di cui uno ex dirigente comunale, sono partite nel settembre 2023. I reati ipotizzati includono tentata induzione indebita, corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione di segreto d’ufficio aggravata, falso in atto pubblico, peculato e depistaggio. Nella stessa giornata degli arresti domiciliari, sono state eseguite perquisizioni presso banche e nei confronti di altre persone, incluso l’ex vicesindaco del Comune di Avellino.

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Terremoto a Napoli: in corso sciame sismico ai Campi Flegrei

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Sciami sismici alle Campi Flegrei: le ultime notizie

Una serie di circa cinquanta scosse sismiche si sono verificate stanotte, con tre di esse avvertite chiaramente nella zona dei Campi Flegrei a Napoli. Si tratta di un nuovo sciame sismico che sta interessando l’area.

Ultima scossa di magnitudo 3.9 ai Campi Flegrei

Il terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter registrato ai Campi Flegrei alle 5.44 di sabato 27 aprile 2024 è stato il più forte evento sismico nel contesto dello sciame sismico in atto nella zona della caldera vulcanica. L’evento è stato avvertito chiaramente tra Bacoli, Pozzuoli, Quarto, e diversi quartieri di Napoli, coinvolgendo tutta l’area occidentale.

Dal momento che alle ore 1.38 è iniziato uno sciame sismico con 47 eventi registrati nella zona dei Campi Flegrei, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile è stata allertata e ha contattato le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

In seguito all’evento di magnitudo 3.9, si sono verificate altre due scosse avvertite chiaramente dalla popolazione: una alle 8.15 (magnitudo 0.5, profondità 2.4 km) e la successiva alle 8.18 (magnitudo 2.0, profondità 2.5). Le autorità della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco non hanno segnalato danni dovuti a queste scosse.

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Bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull: punti chiave dell’inchiesta a Eboli

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La tragedia di Eboli: punti da chiarire

La morte del bambino di 13 mesi sbranato da due cani pitbull in una villetta di Eboli ha scosso l’opinione pubblica, ma ci sono ancora molti aspetti da indagare e chiarire. I tempi dei soccorsi, la posizione del bambino al momento dell’aggressione, e il destino dei due cani, sono solo alcune delle questioni che necessitano di approfondimenti.

Indagini in corso sulla tragedia

La Procura della Repubblica di Salerno ha avviato un’indagine che coinvolge i padroni dei due cani coinvolti nell’aggressione, i due zii del bambino e la madre del piccolo. Si ipotizza un’accusa di omicidio colposo per omessa custodia degli animali, alla luce delle ferite letali rilevate sull’autopsia del bambino. È necessario fare luce su quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità.

Attualmente, la Procura sta acquisendo tabulati telefonici per verificare i tempi della richiesta di soccorsi. Quanto tempo è passato tra l’attacco dei cani e la chiamata al pronto intervento? Questi dettagli sono essenziali per comprendere appieno la dinamica dell’evento.

Posizione della vittima e destino dei cani

Un altro punto da chiarire è la posizione del bambino al momento dell’aggressione. Testimonianze indicano che il piccolo si trovava in braccio allo zio quando è stato attaccato dai pitbull. Gli sforzi per salvarlo sono stati vani, ma è importante stabilire con precisione come si siano svolti i fatti.

Infine, il destino dei due cani coinvolti è ancora incerto. Totò e Pablo, i nomi dei pitbull, sono attualmente in custodia sanitaria e giudiziaria in attesa di una decisione sul loro futuro. Potranno essere rieducati o considerati pericolosi e abbattuti? I funerali della giovane vittima hanno sollevato il tema della regolamentazione del possesso di cani aggressivi in Italia, sollevando dubbi e preoccupazioni nella comunità.

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Aggressione treviale a giovane a Pomigliano: “Stai guardando?”

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Giovane di Pomigliano picchiato da tre persone: indagini in corso

Un giovane residente a Pomigliano, in provincia di Napoli, è stato vittima di un brutale pestaggio da parte di tre individui in piazza Leone. L’episodio è avvenuto di sera e ha causato gravi ferite al ragazzo, che è stato subito trasportato in ospedale. Le indagini sono in corso e le autorità stanno cercando di identificare i responsabili grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti sul posto.

Immagine di repertorio

La violenza è scoppiata improvvisamente, con i tre aggressori che hanno iniziato a picchiare il giovane senza motivo apparente. Il ragazzo, appena maggiorenne da pochi giorni, ha riportato fratture scomposte del naso a causa dei colpi ricevuti. Dopo essere stato soccorso, è stato dimesso durante la nottata, ma le conseguenze dell’aggressione restano gravi.

I carabinieri intervenuti dopo la segnalazione hanno trovato il giovane ferito e sanguinante in piena piazza. Purtroppo, i responsabili erano già fuggiti quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, ma la vittima ha fornito una descrizione dei violenti aggressori.

Dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale, i medici hanno diagnosticato al ragazzo un trauma maxillofacciale con fratture scomposte delle ossa del naso, che richiederà un lungo periodo di guarigione. Nel frattempo, i carabinieri stanno raccogliendo prove dalle telecamere di sorveglianza per risalire ai responsabili dell’aggressione e assicurarli alla giustizia.

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