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Motivazioni del coinvolgimento di Tony Colombo e Tina Rispoli nelle dinamiche dei clan che li tengono in carcere

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La storia di Tony Colombo e Tina Rispoli: le motivazioni della Cassazione rigettate

La Corte di Cassazione ha reso note le motivazioni dietro al rigetto dell’istanza presentata dagli avvocati di Tony Colombo e Tina Rispoli. La coppia è accusata di concorso esterno al clan Di Lauro, nonostante non facessero parte stabilmente di una famiglia mafiosa ma fossero inseriti nelle dinamiche criminali dei clan di Scampia – Secondigliano.

La decisione della Cassazione e l’istanza rigettata

Il neomelodico palermitano è attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano, mentre la Rispoli si trova nel femminile di Pozzuoli. La coppia è stata arrestata lo scorso 18 ottobre durante un blitz contro il clan Di Lauro. Dopo un primo rigetto della misura cautelare, i legali dei coniugi avevano presentato una nuova istanza alla Cassazione, che è stata a sua volta respinta dai giudici.

Gli avvocati di Colombo e Rispoli hanno contestato le intercettazioni relative a un debito contratto dalla donna, sostenendo che non fosse collegato alla vicenda oggetto del processo. Inoltre, hanno sollevato dubbi sulla gravità indiziaria e sulle esigenze cautelari che hanno portato alla detenzione dei due coniugi.

Le contestazioni e il quadro indiziario

I legali hanno evidenziato che gli unici elementi a carico di Colombo erano intercettazioni in cui manifestava preoccupazione per il cognato, proprietario di una fabbrica di sigarette sequestrata, e il fatto che la Rispoli aveva concesso un locale commerciale a Vincenzo Di Lauro. Tuttavia, secondo loro, non ci sarebbero elementi sufficienti a configurare il reato di concorso esterno.

Relativamente alle esigenze cautelari, gli avvocati hanno sottolineato che il potere economico di Colombo è stato azzerato con il sequestro della fabbrica di sigarette e che non ci sono stati più interessi comuni tra i coniugi e il clan, rendendo obsoleta l’ordinanza di custodia cautelare emessa cinque anni dopo i fatti contestati.

Nonostante le contestazioni sollevate dagli avvocati, la Cassazione ha ritenuto infondato il ricorso e ha confermato la decisione di detenere Tony Colombo e Tina Rispoli in carcere. Nelle motivazioni del rigetto si sottolinea che i due sono inseriti nelle dinamiche criminali dei clan di Scampia – Secondigliano, nonostante non facessero parte stabilmente di una famiglia mafiosa.

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Terremoto a Napoli: in corso sciame sismico ai Campi Flegrei

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Sciami sismici alle Campi Flegrei: le ultime notizie

Una serie di circa cinquanta scosse sismiche si sono verificate stanotte, con tre di esse avvertite chiaramente nella zona dei Campi Flegrei a Napoli. Si tratta di un nuovo sciame sismico che sta interessando l’area.

Ultima scossa di magnitudo 3.9 ai Campi Flegrei

Il terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter registrato ai Campi Flegrei alle 5.44 di sabato 27 aprile 2024 è stato il più forte evento sismico nel contesto dello sciame sismico in atto nella zona della caldera vulcanica. L’evento è stato avvertito chiaramente tra Bacoli, Pozzuoli, Quarto, e diversi quartieri di Napoli, coinvolgendo tutta l’area occidentale.

Dal momento che alle ore 1.38 è iniziato uno sciame sismico con 47 eventi registrati nella zona dei Campi Flegrei, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile è stata allertata e ha contattato le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

In seguito all’evento di magnitudo 3.9, si sono verificate altre due scosse avvertite chiaramente dalla popolazione: una alle 8.15 (magnitudo 0.5, profondità 2.4 km) e la successiva alle 8.18 (magnitudo 2.0, profondità 2.5). Le autorità della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco non hanno segnalato danni dovuti a queste scosse.

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Bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull: punti chiave dell’inchiesta a Eboli

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La tragedia di Eboli: punti da chiarire

La morte del bambino di 13 mesi sbranato da due cani pitbull in una villetta di Eboli ha scosso l’opinione pubblica, ma ci sono ancora molti aspetti da indagare e chiarire. I tempi dei soccorsi, la posizione del bambino al momento dell’aggressione, e il destino dei due cani, sono solo alcune delle questioni che necessitano di approfondimenti.

Indagini in corso sulla tragedia

La Procura della Repubblica di Salerno ha avviato un’indagine che coinvolge i padroni dei due cani coinvolti nell’aggressione, i due zii del bambino e la madre del piccolo. Si ipotizza un’accusa di omicidio colposo per omessa custodia degli animali, alla luce delle ferite letali rilevate sull’autopsia del bambino. È necessario fare luce su quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità.

Attualmente, la Procura sta acquisendo tabulati telefonici per verificare i tempi della richiesta di soccorsi. Quanto tempo è passato tra l’attacco dei cani e la chiamata al pronto intervento? Questi dettagli sono essenziali per comprendere appieno la dinamica dell’evento.

Posizione della vittima e destino dei cani

Un altro punto da chiarire è la posizione del bambino al momento dell’aggressione. Testimonianze indicano che il piccolo si trovava in braccio allo zio quando è stato attaccato dai pitbull. Gli sforzi per salvarlo sono stati vani, ma è importante stabilire con precisione come si siano svolti i fatti.

Infine, il destino dei due cani coinvolti è ancora incerto. Totò e Pablo, i nomi dei pitbull, sono attualmente in custodia sanitaria e giudiziaria in attesa di una decisione sul loro futuro. Potranno essere rieducati o considerati pericolosi e abbattuti? I funerali della giovane vittima hanno sollevato il tema della regolamentazione del possesso di cani aggressivi in Italia, sollevando dubbi e preoccupazioni nella comunità.

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Aggressione treviale a giovane a Pomigliano: “Stai guardando?”

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Giovane di Pomigliano picchiato da tre persone: indagini in corso

Un giovane residente a Pomigliano, in provincia di Napoli, è stato vittima di un brutale pestaggio da parte di tre individui in piazza Leone. L’episodio è avvenuto di sera e ha causato gravi ferite al ragazzo, che è stato subito trasportato in ospedale. Le indagini sono in corso e le autorità stanno cercando di identificare i responsabili grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti sul posto.

Immagine di repertorio

La violenza è scoppiata improvvisamente, con i tre aggressori che hanno iniziato a picchiare il giovane senza motivo apparente. Il ragazzo, appena maggiorenne da pochi giorni, ha riportato fratture scomposte del naso a causa dei colpi ricevuti. Dopo essere stato soccorso, è stato dimesso durante la nottata, ma le conseguenze dell’aggressione restano gravi.

I carabinieri intervenuti dopo la segnalazione hanno trovato il giovane ferito e sanguinante in piena piazza. Purtroppo, i responsabili erano già fuggiti quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, ma la vittima ha fornito una descrizione dei violenti aggressori.

Dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale, i medici hanno diagnosticato al ragazzo un trauma maxillofacciale con fratture scomposte delle ossa del naso, che richiederà un lungo periodo di guarigione. Nel frattempo, i carabinieri stanno raccogliendo prove dalle telecamere di sorveglianza per risalire ai responsabili dell’aggressione e assicurarli alla giustizia.

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