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Gap stipendio uomo donna, indagine su manager: cosa emerge dai dati

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Gap stipendio uomo donna, indagine su manager: cosa emerge dai dati

Il gap salariale tra uomini e donne continua a essere una realtà diffusa nelle aziende, come emerso da un’indagine condotta su un campione di cento donne manager appartenenti alla community di WomenX Impact. Secondo i dati, il 45% delle intervistate ritiene che ci sia una differenza di stipendio tra persone di diverso genere all’interno delle proprie aziende.

Inoltre, l’85% delle manager ha pensato di cambiare azienda negli ultimi 5 anni, segno di una mancanza di valorizzazione e trattenimento dei talenti femminili. In effetti, il 53,3% delle intervistate afferma di aver già cambiato azienda nel corso degli ultimi 5 anni.

La survey ha inoltre evidenziato che le donne manager ritengono di avere alcune soft skill che potrebbero favorire il loro successo professionale, come una maggiore capacità organizzativa, empatia e mediazione. Tuttavia, queste qualità non vengono adeguatamente riconosciute e valorizzate sul luogo di lavoro.

Riguardo agli ostacoli nella carriera delle donne, il 50% delle manager indica la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia come il maggiore impedimento. Altre sfide includono il retaggio culturale, come i pregiudizi e gli stereotipi di genere, e la disuguaglianza salariale tra uomini e donne.

Per affrontare il gender gap, il 51,7% delle intervistate ritiene fondamentale che le aziende adottino politiche di welfare che favoriscano un equilibrio tra lavoro e famiglia. Altre azioni suggerite includono una maggior parità salariale tra uomini e donne e una maggiore formazione aziendale.

L’indagine rimarca l’importanza di lavorare per ridurre il gap salariale di genere e creare un ambiente lavorativo equo e progressista. Eleonora Rocca, fondatrice e managing director di WXI, sottolinea che solo quando uomini e donne saranno retribuiti in modo equo per lo stesso lavoro si potrà parlare di una società giusta e inclusiva.

WomenX Impact è un evento che mira a valorizzare il ruolo delle donne nella società civile ed economica, attraverso la presentazione di casi di successo e testimonianze di leadership femminile. Il summit WomenX Impact 2023 si terrà dal 23 al 25 novembre presso il Fico Eataly World di Bologna e vedrà la partecipazione di professionisti e influencer che discuteranno il futuro dell’uguaglianza di genere e altri temi importanti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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