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Una casa a Pollena Trocchia presa di mira da colpi di arma da fuoco durante la notte

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Una casa a Pollena Trocchia presa di mira da colpi di arma da fuoco durante la notte

Durante la notte, una casa a Pollena Trocchia è stata attaccata da spari. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, anche se alcuni proiettili hanno colpito il muro di cinta e un’auto parcheggiata.

Immagine di repertorio

Nella notte, diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro una casa a Pollena Trocchia. Per fortuna, non ci sono feriti né danni rilevanti, poiché i proiettili hanno colpito solo il muro esterno dell’abitazione. I carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco e della tenenza di Cercola stanno indagando sull’incidente. Purtroppo, questo non è il primo caso del genere ultimamente, poiché gli attacchi sembrano essere aumentati in tutta la provincia di Napoli.

L’attacco a Pollena Trocchia

L’episodio avvenuto nella notte a Pollena Trocchia, un comune vicino a Napoli, non ha causato danni gravi. I carabinieri sono intervenuti dopo le segnalazioni ricevute in centrale. Gli agenti hanno scoperto che degli sconosciuti hanno sparato colpi di arma da fuoco contro un’abitazione in via Camillo Benso Conte di Cavour, nella periferia della città. I colpi erano diretti solo a un edificio di proprietà di un uomo di 43 anni. Fortunatamente, i danni sono stati limitati: alcuni proiettili hanno graffiato il muro di cinta dell’abitazione e un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Nessuna persona è stata ferita durante l’attacco, ma le indagini sono ancora in corso per determinare la dinamica e il motivo dietro questo evento.
Altri episodi recenti
Solo pochi giorni fa, in via Pigna a Casalnuovo di Napoli, sono stati trovati sette bossoli di arma da fuoco, anche se non ci sono state persone ferite. Nelle vicinanze, a San Giorgio a Cremano, in via Pessina, si è verificato un altro episodio simile nelle ore precedenti, dove è stato recuperato solo un bossolo e sono in corso indagini. In generale, questi episodi sembrano essere sempre più frequenti in tutta la provincia di Napoli.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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