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Mister Pella Pazzo, una grande partecipazione per il commiato a Lorenzo, famoso tiktoker scomparso a 40 anni
A Casalnuovo, molte persone hanno partecipato ai funerali di Lorenzo Della Femine, conosciuto su TikTok come Mister Pella Pazzo: la chiesa e la strada erano affollate.
Un fotogramma di uno dei video del funerale
Oggi a Casalnuovo si sono tenuti i funerali di Lorenzo Della Femine, che è scomparso ieri ad Acerra a causa di un improvviso malore. Centinaia di persone si sono riunite per offrire l’ultimo saluto presso la parrocchia di Casalnuovo per dire addio a questo tiktoker di 40 anni, conosciuto sui social come “Mister Pella Pazzo”. Lascia la moglie e tre figli piccoli. “Amatevi intensamente, la vita può portarvi via tutto in un istante”, si legge su uno striscione appeso ai cancelli della chiesa.
I funerali di Lorenzo Della Femine a Casalnuovo
I funerali sono stati fissati per oggi, 3 ottobre, alle 19, presso la parrocchia Maria Santissima Annunziata di Licignano a Casalnuovo, in provincia di Napoli, il luogo in cui Della Femine viveva. Per motivi di sicurezza pubblica, sono stati presenti sul posto la Polizia di Stato e i Carabinieri; una misura necessaria vista l’ampia popolarità di Mister Pella Pazzo su TikTok, dove aveva più di un milione di follower, e sugli altri social. Era prevedibile una numerosa presenza in occasione dei funerali. L’area di fronte alla chiesa si è riempita rapidamente, insieme a una lunga tratta di via Pigna: come mostrano i video che stanno già circolando, molte persone hanno voluto dimostrare la loro vicinanza e affetto per Della Femine e per la sua famiglia, sostenendo sua moglie Susy e i suoi tre figli durante questa tragica e inaspettata perdita.
Tragedia sul lavoro, morto un lavoratore di 56 anni mentre cade da una scala
Misterpellapazzo morto a 40 anni La notizia della morte di Lorenzo Della Femine si è diffusa rapidamente su TikTok, grazie principalmente ai vari content creator napoletani con cui aveva collaborato o interagito sul social cinese. Fonti affidabili hanno confermato a Fanpage.it che il tiktoker di 40 anni è scomparso nella clinica Villa dei Fiori ad Acerra a causa di un arresto cardiocircolatorio.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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