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Napoli, una società privata redigerà un piano di evacuazione per l’eruzione Campi Flegrei in soli 3 mesi
Una ditta privata è stata incaricata dal Comune di Napoli di redigere il piano di evacuazione per il rischio eruzione dei Campi Flegrei. L’appalto, che era stato indetto in precedenza senza successo, è stato assegnato in somma urgenza.
Il Comune di Napoli ha scelto di affidare la stesura del piano di evacuazione per il rischio eruzione dei Campi Flegrei a una società privata. Il piano, che sarà pronto entro 3 mesi, è stato assegnato alla società Sintagma srl di Perugia, già autrice del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per Palazzo San Giacomo. Questo piano di evacuazione sarebbe attivato in caso di dichiarazione di “allarme” da parte della Protezione Civile e definisce le procedure per l’evacuazione della popolazione che desidera usufruire dell’evacuazione assistita per abbandonare la zona rossa, senza l’uso dei propri mezzi di trasporto. In tal caso, i cittadini verrebbero trasferiti nelle regioni gemellate con il proprio quartiere di residenza. La società privata si occuperà della “redazione del piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei e delle relative attività di informatizzazione, partecipazione e comunicazione”.
Il piano di evacuazione di Napoli affidato a privati con urgenza
Finora, Napoli non aveva un piano di evacuazione per il rischio di eruzione. Era stato definito solo l’elenco di 17 “aree di attesa” in cui i cittadini dovrebbero recarsi dopo essere usciti dalle proprie case, attraverso una delibera del consiglio comunale del 2017. Il Comune ha quindi deciso di affidare la redazione del piano di evacuazione a privati, anziché ai propri tecnici, poiché, come spiegato nella determina di affidamento del 2 ottobre, “l’ente non dispone degli strumenti necessari per predisporre in modo completo e tempestivo il piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei; pertanto, è necessario affrontare l’argomento esternalizzando la redazione del piano di evacuazione comunale”.
La necessità di avere un piano di evacuazione pronto in tempi rapidi è dovuta alla “situazione legata al rischio vulcanico dei Campi Flegrei, che continua a evolversi, come dimostra l’incremento dell’attività sismica che si verifica quotidianamente; per garantire la sicurezza pubblica, è assolutamente essenziale redigere al più presto il piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei”.
Terremoto a Napoli, continua l’attività sismica ai Campi Flegrei dopo una scossa di magnitudo 3,8 ieri
La prima gara è stata deserta La prima gara per la redazione del piano di evacuazione è stata bandita il 9 giugno di quest’anno, ma nessuna offerta è stata presentata e il 24 luglio è stata dichiarata deserta. Da qui, la decisione di affidare nuovamente il compito con una procedura d’urgenza. Nella determina, il Comune di Napoli afferma: “La complessità della redazione del piano di evacuazione e la necessità di procedere il più velocemente possibile richiedono di affidare il servizio di redazione del piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, insieme alle attività di informatizzazione, partecipazione e comunicazione e all’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile, a un’azienda con comprovata esperienza, che già disponga di dati e conoscenze sulla mobilità nel Comune di Napoli”.
Inoltre, si legge nella determina: “La chiara intensificazione degli eventi, come dimostra l’ultimo sciame sismico, richiede l’adozione urgente di un piano di evacuazione; pertanto, in conformità a quanto stabilito dai commi 6 e 7 dell’art. 140 del D.Lgs. 36/2023, si procederà a verificare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa, autodichiarati dall’affidatario entro un congruo periodo successivo all’affidamento”. Il 26 settembre, il Comune ha inviato una PEC alla società Sintagma, chiedendo la disponibilità a svolgere i servizi di “redazione del piano di evacuazione comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, insieme alle attività di informatizzazione, partecipazione e comunicazione”. È stata richiesta inoltre una tempistica di 120 giorni consecutivi a partire dalla consegna del servizio ingegneristico, insieme alla migliore offerta economica con il massimo ribasso. La società ha dato il suo consenso il giorno successivo, con un ribasso del 2%.
I quartieri di Napoli nella Zona Rossa dei Campi Flegrei
Quali quartieri di Napoli rientrano nella Zona Rossa dei Campi Flegrei e che dovranno essere evacuati con un esodo assistito in caso di eruzione? Alcuni quartieri sono completamente inclusi nella zona rossa e sono i seguenti: Quartiere Chiaia – Municipalità 1, Quartiere Posillipo – Municipalità 1, Quartiere Soccavo – Municipalità 9, Quartiere Pianura – Municipalità 9, Quartiere Bagnoli – Municipalità 10, Quartiere Fuorigrotta – Municipalità 10.
Ci sono anche quartieri parzialmente inclusi: Quartiere San Ferdinando – Municipalità 1, Quartiere Montecalvario – Municipalità 2, Quartiere Arenella – Municipalità 5, Quartiere Vomero – Municipalità 5, Quartiere Chiaiano – Municipalità 8. Inoltre, ci sono i quartieri di Napoli che rientrano nella Zona Gialla, ovvero l’area esterna alla zona rossa che potrebbe essere esposta a una significativa deposizione di cenere vulcanica in caso di eruzione. In questa area potrebbero essere necessarie evacuazioni temporanee della popolazione che risiede in edifici vulnerabili o difficilmente accessibili a causa dell’accumulo di cenere. Sono compresi in zona gialla 24 quartieri del Comune di Napoli.
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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno
La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.
I Medici Coinvolti nell’Indagine
In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.
Le Condizioni della Paziente
La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.
L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.
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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria
Malviventi fuggiti con il Bottino
Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.
La Dinamica della Rapina
I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
Indagini in Corso
I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.
Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.
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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano
La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.
Spiagge Interessate
La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.
Le spiagge interdette alla balneazione includono:
- Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
- Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
- Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
- Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna
Cause e Monitoraggio
Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.
Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.
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