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Senza dimora costretti ad abbandonare la Galleria Principe di Napoli, gli arredi di fortuna portati via con i mezzi di trasporto

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Senza dimora costretti ad abbandonare la Galleria Principe di Napoli, gli arredi di fortuna portati via con i mezzi di trasporto

Gli operatori di varie agenzie municipali e gli agenti della Polizia Locale hanno lavorato per liberare l’area, che era stata recintata a seguito dei crolli avvenuti il 14 luglio.

La Galleria Principe di Napoli, un edificio monumentale storico situato in via Pessina di fronte al Museo Archeologico Nazionale, è stata sgomberata dai senzatetto. Queste operazioni hanno avuto luogo negli ultimi due giorni. Il Comune ha rimosso una grande quantità di cartoni, coperte e rifiuti abbandonati dai senza dimora nella zona dei porticati. Oggi, la società Asìa è intervenuta nuovamente per pulire e lavare le scale nell’area recintata dopo i recenti crolli di detriti. Gli arredi improvvisati dei senzatetto, tra cui letti di cartone e vestiti, sono stati portati via con i mezzi di trasporto dei rifiuti. Questo è il secondo sgombero per i senzatetto che erano tornati sul posto. Il Comune di Napoli sta cercando da tempo di trovare alternative di alloggio per i senzatetto che vivono nella Galleria, ma questi rifiutano di andare nei dormitori comunali. Un nuovo dormitorio era stato creato nell’area recintata dopo i crolli del 14 luglio, ma è stato smantellato in queste ore. Questa mattina, gli operatori della società Napoli Servizi, una società a partecipazione mista del Comune, sono intervenuti per igienizzare i porticati della Galleria Principe di Napoli.

Mattarella arriva a Napoli, e i tavolini e le sedie vengono rimossi dalle strade per la seconda volta in pochi giorni. Dobbiamo ammettere che c’è un problema?

Le scale della Galleria vengono pulite, i porticati ripuliti

Una squadra di operatori specializzati ha proceduto alla pulizia dei porticati di via Pessina, attualmente chiusi a causa del crollo dei detriti dalla facciata della Galleria e dei porticati di fronte al Museo Archeologico. Gli operatori di Asìa e gli agenti della Polizia Locale hanno sgomberato l’area dai senza dimora per consentire un’azione di pulizia e igienizzazione più intensa. Durante l’intervento sono stati raccolti, con i mezzi di trasporto di Asìa, mobili, cartoni, coperte e abiti abbandonati, liberando l’area e restituendole una migliore apparenza. Ieri, invece, gli operatori di Asìa, con il supporto di Napoli Servizi, sono intervenuti in via Pessina per rimuovere i rifiuti accumulati nella zona che era stata chiusa al traffico a causa del crollo dei detriti dalla facciata della Galleria Principe di Napoli. Sul posto c’erano due mezzi di trasporto compattatori e una squadra di operatori di Asìa che hanno rimosso circa 10 quintali di cartoni, coperte e rifiuti abbandonati dai senza dimora nell’area recintata.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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