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Il campo sportivo di San Paolo Belsito utilizzato come area di stoccaggio temporanea prima dei lavori finanziati con i fondi PNRR

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Il campo sportivo di San Paolo Belsito utilizzato come area di stoccaggio temporanea prima dei lavori finanziati con i fondi PNRR

Lo stadio Paolella di San Paolo Belsito (Napoli) è stato adibito allo stoccaggio di rifiuti; questa mattina è avvenuto il sequestro dei materiali da parte dei carabinieri.

Niente raccattapalle o giocatori, solo rifiuti sul terreno di gioco dello stadio Paolella, nel comune di San Paolo Bel Sito (Napoli), dove da diversi anni non si disputano partite a causa dello stato di abbandono dell’area sportiva che è stata utilizzata come una sorta di discarica. O, come spiega il sindaco, Raffaele Barone, come area di stoccaggio temporaneo dei rifiuti da parte della cooperativa che gestisce la raccolta. Questa mattina i carabinieri di Napoli hanno proceduto al sequestro del materiale e alla denuncia di un uomo di 47 anni di Palma Campania, titolare della cooperativa incaricata della gestione dell’igiene urbana del comune di San Paolo Bel Sito e di altre città della provincia napoletana.

I militari hanno trovato diversi quintali di rifiuti solidi urbani accumulati in modo disordinato senza essere stati catalogati o differenziati, come previsto dalle normative ambientali: una vera e propria discarica a cielo aperto. Insieme ai materiali sono stati sequestrati anche alcuni mezzi per la raccolta che erano parcheggiati sul terreno di gioco. La stessa situazione si è verificata anche in un’altra area vicino al cimitero comunale, dove è stato trovato un cassone per lo stoccaggio temporaneo non autorizzato dei rifiuti organici.

Nonostante ciò, nel marzo del 2022 erano stati stanziati fondi del PNRR per il restauro dello stadio Paolella, come dimostra un post su Facebook pubblicato sulla pagina ufficiale del Comune. A corredo del messaggio c’è anche la documentazione che mostra l’impegno dell’amministrazione nel rispettare i requisiti ambientali e nell’avviare tempestivamente le attività progettuali per evitare ritardi e completare il progetto nei tempi previsti, oltre ad eventuali modifiche da sottoporre all’Amministrazione centrale responsabile dell’intervento.

Il sindaco di San Paolo Bel Sito, l’avvocato Raffaele Barone, ha dichiarato a Fanpage.it che “il 30 luglio è stata assegnata l’appalto e la settimana prossima firmeremo il contratto con l’azienda. Dopodiché, dopo 35 giorni di verifiche antimafia, i lavori inizieranno a novembre e quindi il campo verrà completamente ricostruito”. Riguardo all’operazione dei carabinieri di oggi, ha aggiunto:

Effettivamente, il campo da calcio è stato considerato dai carabinieri come area di stoccaggio temporanea non autorizzata. In pratica, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani nel nostro paese, poiché il campo è in attesa di lavori che dovrebbero iniziare a novembre, aveva parcheggiato i camion dell’immondizia nello Stadio Comunale. Inoltre, aveva depositato potature raccolte nel paese invece di portarle nella loro sede a Palma Campania; le aveva temporaneamente posizionate lì, anche se non erano materiali inquinanti. Barone sottolinea più volte che lo stadio Paolella non è mai stato trasformato in una discarica abusiva. Si tratterebbe invece di un’iniziativa dei dipendenti della cooperativa, che erano all’oscuro della situazione e sapevano solo della presenza di tre camion temporaneamente parcheggiati nello stadio. Inoltre, aggiunge: Per quanto riguarda l’altra area in via Cimitero, c’era un cassone per lo stoccaggio perché di solito il rifiuto organico viene raccolto due volte a settimana, mentre da noi viene raccolto tre volte, quindi forse quella volta che non sapevano dove scaricarlo, l’hanno messo in quel cassone che era anche chiuso. Quindi in entrambi i casi la violazione riguarda lo stoccaggio non autorizzato dei rifiuti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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