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Attenti ai messaggi truffa: lo smishing è dietro l’angolo

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Attenti ai messaggi truffa: lo smishing è dietro l’angolo

Smascherata una banda di truffatori informatici. Mandavano messaggi finti dalle banche per derubare i loro clienti. Arrestato il capo: è di Torre Annunziata.

Sms falsi che sembrano arrivare dal numero della banca per ottenere informazioni personali e svuotare i conti dei malcapitati. Questa è la tecnica dello smishing, una truffa informatica che sfrutta i cellulari e gli smartphone per rubare i dati degli utenti. È simile al phishing, ma più sofisticata poiché gli SMS sembrano provenire direttamente dalle banche, ingannando anche gli utenti più attenti.

I carabinieri indagano

Un cittadino di Roma è caduto purtroppo vittima dello smishing e ha subito il furto di ben 27mila euro dal suo conto. Fortunatamente, ha sporto denuncia e i carabinieri della sezione di investigazione cibernetica sono immediatamente entrati in azione per rintracciare i truffatori informatici.
Oggi, sabato 7 ottobre 2023, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma, supportati dalle forze di Napoli e Fermo, hanno arrestato il presunto capo della banda. L’uomo, originario di Torre Annunziata ma residente a Fermo, nelle Marche, è stato catturato grazie a un mandato di custodia cautelare emesso dal GIP di Ancona su richiesta della Procura locale.

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L’uomo è accusato di essere il promotore di una banda specializzata in frodi informatiche mediante lo smishing. In contemporanea, sono state effettuate perquisizioni e sequestri di materiale informatico e denaro contante nei confronti di altre 4 persone coinvolte nel sodalizio criminale.

Le indagini sono partite da una denuncia presentata da un cittadino romano, il quale aveva subito il furto di circa 27mila euro dal suo conto corrente. Grazie alle attività investigative dei carabinieri della sezione di investigazione cibernetica di Roma, coordinate dalla Procura di Ancona, si è potuta ricostruire la tecnica criminale utilizzata dalla banda. I truffatori inviavano SMS alle loro vittime, spesso scelte a caso, facendo credere che provenissero dalle loro banche. Nel messaggio, le persone ingannate venivano invitante a accedere al proprio conto online. In altri casi, i truffatori si facevano passare per operatori bancari e chiamavano direttamente le loro vittime. Dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, i truffatori trasferivano i soldi su conti di complici, lasciando loro una percentuale come ricompensa. Fino ad ora, sono state accertate almeno 19 frodi informatiche in tutta Italia, per un totale di circa 280mila euro. Durante le perquisizioni, condotte nelle Marche e in provincia di Napoli, sono stati trovati 16mila euro in contanti, dispositivi elettronici e informatici che saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri della sezione di investigazione cibernetica di Roma. È importante precisare che si tratta ancora di indagini preliminari e che tutti gli individui coinvolti sono innocenti fino a prova contraria.

Come individuare gli SMS falsi delle banche

Ma come riconoscere gli SMS falsi inviati da numeri telefonici fasulli delle banche? Questi messaggi contengono spesso link a siti di truffa che sembrano identici a quelli originali. Nella pagina web viene richiesto di inserire dati sensibili come codici segreti, numero del cliente e informazioni personali. Tutti questi dati possono poi essere utilizzati dai truffatori per accedere al vero sito della banca e svuotare i conti correnti con una serie di bonifici istantanei. Tra i messaggi falsi scoperti dai carabinieri ci sono esempi come questi:

“La tua banca. ATTENZIONE! Il tuo conto verrà sospeso. Clicca qui per evitare la sospensione” seguito da un link. Oppure: “Ciao Maria, il tuo pacco non è stato consegnato stamattina. Clicca qui per maggiori informazioni:” seguito da un link. “Gentile cliente, risulta connesso un nuovo dispositivo al tuo conto. Se non sei stato tu, verifica subito:” seguito da un link. Un altro esempio di SMS fraudolento tramite smishing Cos’è lo smishing Questo termine viene dalla combinazione di SMS (servizio di messaggistica breve) e phishing (truffa informatica tramite email). Cambiano le piattaforme e i dispositivi utilizzati per l’attacco, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: “utilizzare messaggi di testo fraudolenti per ottenere dati finanziari degli utenti e rubare identità”.

Un altro SMS falso di smishing per rubare dati personali agli ignari utenti

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.

I Medici Coinvolti nell’Indagine

In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.

Le Condizioni della Paziente

La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.

L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

Malviventi fuggiti con il Bottino

Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.

La Dinamica della Rapina

I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.

Indagini in Corso

I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.

Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.

Spiagge Interessate

La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.

Le spiagge interdette alla balneazione includono:

  • Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
  • Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
  • Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
  • Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna

Cause e Monitoraggio

Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.

Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.

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