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Evento commemorativo delle Quattro Giornate di Napoli, il gonfalone della città viene premiato con la Croce d’Oro dei carabinieri in occasione del 80º anniversario

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Evento commemorativo delle Quattro Giornate di Napoli, il gonfalone della città viene premiato con la Croce d’Oro dei carabinieri in occasione del 80º anniversario

Una cerimonia si è svolta in piazza del Plebiscito per celebrare l’evento. Il Generale di Corpo D’Armata dell’Arma dei Carabinieri a Napoli, Teo Luzi, ha dichiarato: “Oggi i carabinieri sono vicini ai Napoletani per sconfiggere la criminalità”

Il gonfalone del Comune di Napoli, che rappresenta il Popolo Napoletano, è stato insignito della Croce d’Oro al Merito dall’Arma dei Carabinieri, il più alto riconoscimento conferito dai carabinieri, in occasione dell’80º anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. Questo evento storico avvenuto dal 27 al 30 settembre 1943, ha portato alla liberazione della città dall’occupazione nazista prima dell’arrivo degli Alleati. La cerimonia si è svolta questa mattina in piazza del Plebiscito, alla presenza del Comandante Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il conferimento di questo riconoscimento è un “segno di gratitudine e riconoscimento per il contributo della città alla storia dell’Italia e alla difesa dei valori di libertà e democrazia”.
Il Generale Luzi ha dichiarato: “I carabinieri abbracciano Napoli” “Oggi, conferiamo la Croce d’Oro al merito dell’Arma dei Carabinieri al Gonfalone di Napoli e quindi ai napoletani” ha dichiarato il comandante generale di Corpo d’Armata, Teo Luzi, in un’intervista a Fanpage.it. “Questa proposta è stata avanzata dal Comando Generale al Ministro della Difesa ed è stata accettata. Questo atto rappresenta l’abbraccio dei carabinieri alla città di Napoli, iniziando dall’evento delle Quattro Giornate. Questo è un momento importante. Lo spirito di quelle Quattro Giornate è ancora presente nelle relazioni con i napoletani ogni giorno”. “Napoli”, ha aggiunto il Generale Luzi, “ha dimostrato il coraggio e la forza di liberare la propria città dai nazisti. La città è stata la prima in Europa a farlo e sono orgoglioso di dirlo come italiano. Fu un momento estremamente difficile che i napoletani superarono. Oggi, lo spirito è lo stesso, i carabinieri sono vicini alla gente per sconfiggere la criminalità organizzata. Le situazioni sono ovviamente molto diverse, ma lo spirito di libertà, legalità e condivisione dei valori rimane tra i carabinieri e i napoletani”.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato:

Quattro giornate di Napoli: ricette e diari degli insorti dell’80° anniversario disponibili online

“Oggi, ottanta anni dopo, questa libertà è un patrimonio condiviso dalla città e dal nostro Paese. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri per aver conferito la croce d’oro alla nostra città. Le Quattro Giornate di Napoli furono un momento di coraggio e determinazione straordinari. La popolazione napoletana, unita nella resistenza contro l’occupazione nazista, dimostrò una resilienza eccezionale, lottando per la propria libertà e per il futuro dell’Italia. Questa commemorazione sarà un momento di grande significato, in cui Napoli sarà al centro dell’attenzione nazionale per ricordare un capitolo importante della sua storia. La cerimonia non solo onorerà la città di Napoli, ma sottolineerà anche l’importanza della memoria storica e dell’unità nazionale”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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