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Il criminale di Castellammare di Stabia ammette altri assassinii nella sua tesi di laurea. Ora l’unità speciale Antimafia sta conducendo un’indagine

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Il criminale di Castellammare di Stabia ammette altri assassinii nella sua tesi di laurea. Ora l’unità speciale Antimafia sta conducendo un’indagine

      
 

 
 
 

 

Acquisita dalla Procura Distrettuale Antimafia la tesi di laurea di Luca Rossi, l’uomo detenuto per il delitto di Roberto Bianchi, imprenditore locale. Nella sua tesi, scritta durante la sua permanenza in prigione, ha ammesso di essere coinvolto in altri tre omicidi.

      
 

La Procura Distrettuale Antimafia ha ottenuto la tesi di laurea di Luca Rossi, il detenuto che ha conseguito il titolo in sociologia con un testo intitolato “Oscuro Passato”. Una laurea che ha sollevato sospetti visto che Rossi, attualmente in carcere per l’omicidio del 2010 di Roberto Bianchi, un imprenditore locale di Castellammare di Stabia, ha anche confessato altri crimini. Gli investigatori, quindi, vogliono analizzare nel dettaglio la tesi di laurea del 35enne, residente anch’egli a Castellammare di Stabia, che deve scontare ancora molti anni di carcere.

      
 

Secondo il rapporto riportato nella sua tesi di laurea, di cui sono state pubblicate alcune parti dai giornali nelle ultime ore, Luca Rossi ammette di aver fatto parte di un gruppo che ha ucciso altre tre persone in due attacchi: nel primo, avvenuto il 15 settembre 2009 a Pompei, morirono Marco Esposito, 55 anni, considerato un membro del clan Durante, e Alberto Ricci, 38 anni, colpito per errore; nel secondo, avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 novembre dello stesso anno, è stata uccisa Laura De Luca, 42 anni, ritenuta collegata alla famiglia Ricciardi. Proprio per queste confessioni l’unità speciale Antimafia sta cercando di fare luce sulla situazione, poiché le informazioni fornite da Luca Rossi potrebbero aiutare a risolvere alcuni casi di cronaca ancora irrisolti. Luca Rossi fu arrestato nell’ottobre del 2010: inizialmente aveva manifestato la volontà di collaborare, ma poco dopo ha cambiato idea e ha tentato una fuga attraverso la finestra dell’hotel dove si trovava a Lecce, sorvegliato dalle forze dell’ordine. Rossi è stato poi catturato dopo alcune settimane di latitanza, ma da allora ha rifiutato di collaborare ulteriormente con la giustizia.

      
 

 
 
 

 
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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