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Giardinetti di Ottaviano dedicati al giovanotto magnifico di Internet

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Giardinetti di Ottaviano dedicati al giovanotto magnifico di Internet

I giardinetti di Ottaviano omaggiano il virtuoso Carlo Acutis, il quindicenne scomparso nel 2006 e beatificato dalla Chiesa nel 2020. Il sindaco: “Ha vissuto intensamente la sua breve esistenza”

Carlo Acutis

I giardini di Ottaviano verranno intitolati al beato Carlo Acutis, in occasione della commemorazione liturgica del 12 ottobre. Questa decisione è stata presa dall’amministrazione comunale di questa città vicino al Vesuvio tramite una specifica delibera di giunta: i giardinetti di via Ammirati, nella zona di San Gennerello, saranno così dedicati al “miracolato di internet”, così come viene ricordato il giovanissimo lombardo devoto, colpito da una forma aggressiva di leucemia e morto nel 2006.

“Carlo è un giovane della nostra epoca: moderno, versatile, pieno di vitalità”, ha commentato il sindaco di Ottaviano, Biagio Simonetti, sottolineando che “ha vissuto appieno la sua breve esistenza, tanto da diventare un modello per i ragazzi dei suoi tempi e non solo. Appassionato di musica, calcio e videogiochi, ha dedicato molto del suo tempo ad aiutare gli ultimi e utilizzava le sue competenze informatiche per creare siti web con cui diffondere i suoi valori umani e cristiani”. Riguardo alla decisione di dedicargli i giardinetti di via Ammirati, il sindaco spiega: “si tratta di uno spazio d’incontro e dialogo tra giovani e ragazzi, bambini e famiglie. L’intitolazione di questa area attrezzata al giovane Carlo sarà un costante richiamo alla sua vita, ai valori che ha diffuso, alle virtù che ha incarnato. Ringrazio don Raffaele Rianna per la sensibilità con cui ha proposto questa iniziativa all’amministrazione”.
Carlo Acutis è stato beatificato il 10 ottobre 2020, dopo che Papa Francesco aveva dichiarato il 21 febbraio dello stesso anno un miracolo attribuito a lui: la guarigione di un bambino di sei anni affetto da una grave malformazione al pancreas. Durante una cerimonia religiosa, il sacerdote aveva benedetto il bambino utilizzando un pezzo di pigiama appartenuto a Carlo, che era stato donato alla madre del bambino: dopo tre giorni di preghiere, la madre di Carlo spiegò che “il bambino ha iniziato a mangiare cibi solidi senza provare alcun malessere. Il pancreas si era completamente ripristinato”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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