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BabelebaB arriva in piazza Mercato: un evento musicale unico con la partecipazione di 400 giovani provenienti da tutto il mondo
A Napoli si svolgerà la prima edizione di BabelebaB, il Festival nazionale dei Cori Interculturali, il 14 e 15 ottobre
Il 14 e 15 ottobre prossimi si terrà a Napoli la prima edizione di BabelebaB, un Festival unico nel suo genere dedicato ai Cori Interculturali. L’evento, che avrà luogo in piazza Mercato e a Scampia, coinvolgerà oltre 400 ragazzi provenienti da diverse parti del mondo. Si tratta di un’iniziativa che pone l’accento sull’importanza della musica e del canto come mezzi di unione tra le diverse culture, dimostrando quanto possano essere entusiasmanti e coinvolgenti le connessioni tra persone provenienti da contesti diversi. L’evento è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nel quadro del progetto Napoli Città della Musica ed è organizzato dalla Rete dei Cori Interculturali d’Italia, con il supporto dell’associazione di volontariato Millecolori, dell’VIII Municipalità e dell’EAV in collaborazione con Ravello Creative LAB, BabelebaB.
Che cos’è BabelebaB
BabelebaB è un festival che nasce dall’idea di utilizzare la musica e il canto corale come strumenti per favorire la comprensione tra lingue differenti. Il festival prende il nome da Babele, un simbolo di incomprensione linguistica che, in questo contesto, viene ribaltato per rappresentare un’efficace forma di comunicazione tra le diverse culture. La musica e il canto diventano così strumenti che permettono a voci diverse di unirsi, creando nuove melodie e aprendo nuove prospettive su antiche tradizioni culturali. Questa visione si riflette anche nelle parole di Jordi Savall, celebre musicista e studioso spagnolo, che definisce i nuovi cittadini “biblioteche viventi di culture”.
I partecipanti al festival
BabelebaB vedrà la partecipazione di undici cori provenienti da sette città italiane. Questi cori sono nati con l’obiettivo di promuovere l’inclusione interculturale e sono composti da cittadini italiani e stranieri di tutte le età e abilità, inclusi nuovi cittadini e richiedenti asilo. Tutti i cori si ritroveranno nella città di Napoli per questo grande evento. Il progetto è stato presentato a Palazzo San Giacomo dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, insieme a vari rappresentanti del mondo della musica e delle associazioni coinvolte nell’iniziativa. L’evento sarà anche un’occasione per valorizzare il territorio e dare il via ad una serie di eventi natalizi che si terranno a piazza Mercato.
Il programma dell’evento
BabelebaB non è solo un festival musicale, ma anche un’occasione di riflessione e dibattito sul tema della musica e dell’intercultura. Il festival inizia con il convegno “Musica e intercultura nella coralità”, che si terrà il 14 ottobre presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II a Scampia. Durante il convegno si svolgeranno tre tavole rotonde, che affronteranno temi come la storia dei cori mondo-italiani, il ruolo dei media nella promozione della multiculturalità, e strategie pedagogiche per l’inclusione attraverso la musica interculturale. Nel pomeriggio, si terranno alcune improvvisazioni urbane nelle strade della città. La giornata si concluderà con un concerto degli oltre 400 coristi dei dodici cori, che si esibiranno sul palcoscenico allestito in piazza Mercato. La giornata successiva sarà dedicata ai laboratori di canto spontaneo presso la stazione della Metropolitana Piscinola Scampia.
BabelebaB ha ricevuto il sostegno di numerose istituzioni e organizzazioni, tra cui la Caritas Diocesana di Napoli, la Consulta delle Associazioni dell’VIII Municipalità di Napoli e la Fondazione Migrantes. Si tratta di un evento che mira a promuovere la solidarietà e l’inclusione, unendo le diverse realtà presenti sul territorio.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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