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Campi Flegrei: un nuovo piano di evacuazione in arrivo per garantire la sicurezza

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Campi Flegrei: un nuovo piano di evacuazione in arrivo per garantire la sicurezza

Il nuovo piano di evacuazione dei Campi Flegrei sarà presentato entro 60 giorni, con l’obiettivo di affrontare la crisi bradisismica in corso.

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Entro gennaio 2024, verrà redatto un nuovo piano di evacuazione per i Campi Flegrei per affrontare le sfide del rischio bradisismico. Il decreto bradisismo, in vigore dal 13 ottobre, ha stanziato 52 milioni di euro per l’area e prevede diverse novità. La prima riguarda la creazione di una nuova mappa del rischio bradisismo. Perché?
Fino ad ora, i piani di evacuazione per i Campi Flegrei e il Vesuvio si basavano sulla definizione di zone a rischio e sulla identificazione di regioni gemellate per il caso di sfollamento. Tuttavia, data l’attuale crisi bradisismica in corso, è necessario delimitare all’interno della già esistente zona rossa una specifica area di pericolo bradisismico. Le vie di fuga nel nuovo piano di evacuazione Il focus del nuovo piano sono le vie di fuga: considerando che l’area è densamente popolata (con quasi mezzo milione di residenti, pari a 480.000 abitanti), sarà necessario ampliare alcune vie di fuga esistenti e crearne delle nuove. Tra i lavori da realizzare, vi è il ritiro della stazione flegrea Eav a Torregaveta (frazione di Monte di Procida), nella zona di Gavitello, per consentire l’ampliamento della carreggiata (da 3 a 7 metri).

Terremoti ai Campi Flegrei, a Bacoli una telefonata avviserà i cittadini in caso di emergenza

A Bacoli, in via Scalandrone, sono già stati effettuati interventi di riqualificazione della sede stradale, ma saranno necessarie anche tre nuove vie di fuga: un tunnel dallo svincolo della tangenziale di via Campana e il porto di Pozzuoli, che esiste ma non è attualmente aperto; una bretella tra Cuma e l’ospedale “Santa Maria delle Grazie – La Schiana” di Pozzuoli per evitare di attraversare Arco Felice, una popolosa frazione di Pozzuoli.

Inoltre, sarà effettuata un’ispezione degli edifici pubblici e privati e delle vie di fuga, come previsto dal decreto, nei comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, che sono i tre comuni più interessati. Sarà anche necessario lavorare sul fronte dell’informazione e della comunicazione: mentre nel corso degli anni il mondo ha fatto passi da gigante nella comunicazione, per quanto riguarda il rischio bradisismico siamo rimasti ancorati agli anni Ottanta. Saranno organizzati corsi scolastici, forniti materiali informativi alle famiglie e realizzati corsi di formazione specifici per i giornalisti, in modo che possano affrontare in modo adeguato l’enorme quantità di informazioni sull’argomento. In queste giornate sono stati allestiti punti informativi presso i gazebo nelle tre piazze di Pozzuoli (lungomare Sandro Pertini, piazza della Repubblica e piazza Santa Maria delle Grazie) per la Settimana nazionale della Protezione civile. Domenica mattina saranno presenti al gazebo informativo anche il capo della Protezione civile regionale, Italo Giulivo, e il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni. Queste due giornate coinvolgeranno migliaia di volontari di protezione civile che lavoreranno per promuovere una cultura della prevenzione, perché ognuno di noi può fare la differenza nella propria sicurezza e in quella degli altri.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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