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Le reazioni al discorso controverso di Vincenzo De Luca sulle ragazze con i tatuaggi. Presto il suo nuovo libro critico nei confronti del Pd di Schlein

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Le reazioni al discorso controverso di Vincenzo De Luca sulle ragazze con i tatuaggi. Presto il suo nuovo libro critico nei confronti del Pd di Schlein

A Salerno non ci sono state reazioni al sermone contro i tatuaggi di Vincenzo De Luca. Ma sui social alcune donne rispondono al presidente campano.

Al liceo classico “Tasso” di Salerno, quando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha criticato i tatuaggi e le ragazze che li hanno sul corpo («i tatuaggi mi disgustano, quando vedo una ragazza tatuata provo una sensazione sgradevole, di sporco») né gli studenti (tranne pochissime eccezioni), né i docenti e tantomeno i dirigenti scolastici hanno osato contraddire l’influente politico salernitano, ex sindaco della città.

Tuttavia il video di Vincenzo De Luca ha fatto il giro d’Italia, diventando virale e motivo di commenti e reazioni. Questo soprattutto su TikTok, dove del resto il governatore è attivo da tempo. Una di queste reazioni alle parole così nette di De Luca sui tatuaggi è di una ragazza romana, il suo nome è Fly:
De Luca, nato nel 1949, probabilmente non si riferiva alle sue coetanee, non sembra essere né un ragazzo né uno stilista o un life coach… ma è il presidente di una regione che non dovrebbe interessarsi all’aspetto fisico delle ragazzine, giusto? Durante il discorso contro i tatuaggi, De Luca ha chiesto ai ragazzi e soprattutto alle ragazze (ricevendo applausi dall’audience scolastica) di “mantenersi sobri”, probabilmente facendo riferimento a Fedez quando parlava di “influencer con tatuaggi fino alle orecchie”:

Decreto Campi Flegrei, discussione sui finanziamenti. De Luca: “Solo 50 milioni”. Musumeci: “La Regione non dà nulla”

Per favore, mantenete la sobrietà… ci sono alcuni influencer che hanno tatuaggi che arrivano fino ai padiglioni delle orecchie… fanno schifo due volte, non solo una.

Tra i commenti c’è quello di Florinda Verde, esponente del Partito Democratico, assessora al Comune di Portici, sociologa e tatuata: Ho riso un po’, non vedo l’ora di dirgli che con la mia spontaneità e i miei tatuaggi sono stata la persona più votata nella storia del Partito Democratico di Portici. Il Partito Democratico a Napoli, in particolare l’area vicina alla segreteria di Elly Schein, ha deciso di restare in silenzio: nessun commento, aspettando che “si cuocia nel suo brodo”. Il tema del conflitto tra la maggioranza Dem e De Luca (che invece appoggia la minoranza di Stefano Bonaccini) riguarda la sua ricandidatura alle Regionali del 2025. De Luca sta lavorando su una normativa regionale che lo permetta, poiché attualmente non è possibile candidarsi per la terza volta alla presidenza della Regione Campania. Schlein e i suoi non lo vogliono, e questo è stato sufficiente per scatenare l’ira del salernitano.

Il nuovo libro di Vincenzo De Luca

A breve Vincenzo De Luca presenterà il suo nuovo libro, già controverso dal titolo “Nonostante il PD – Fra partito in crisi, PNRR bloccato, Sud dimenticato e passioni tristi”, dovrebbe essere ospite anche nella trasmissione “Che Tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. Si tratta di un’analisi del periodo dal 2015 fino ad oggi, con particolare attenzione alla fase della pandemia e con una critica dura nei confronti dell’attuale leadership del suo partito: Parlo al Pd nel mio linguaggio, non con parole derivanti dal parassitismo, dalle cooptazioni e dalle piccolezze personali, non essendo io debitore nei confronti di nessuno; anzi, avendo fatto quello che ho fatto, non grazie al partito (qualunque sia stato il suo nome), ma nonostante il partito, da sempre.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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