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Raccolta rifiuti a Napoli in pericolo a causa dello sciopero: “La differenziazione è bloccata, manca il personale”

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Raccolta rifiuti a Napoli in pericolo a causa dello sciopero: “La differenziazione è bloccata, manca il personale”

Il sindacato Fiadel ha scritto al sindaco e al prefetto e ha avviato la procedura di raffreddamento. Venanzoni: “Manfredi dovrebbe intervenire o rischiamo di bloccare la raccolta dei rifiuti”

La raccolta dei rifiuti a Napoli rischia di fermarsi. I lavoratori di Asìa, l’azienda municipale dell’igiene urbana, sono in agitazione. La Fiadel, uno dei sindacati più rappresentativi, ha avviato la procedura di raffreddamento minacciando lo sciopero: “La raccolta differenziata è stagnante e del tutto insufficiente. Manca personale”. Una comunicazione è stata inviata nelle scorse ore al Comune di Napoli e alla Prefettura.

I motivi della protesta in Asìa

Ma ci sono diversi argomenti al centro del dibattito tra i lavoratori e l’azienda. Il 25 settembre è stato firmato un verbale di accordo sindacale su alcuni temi, come ricordato dalla Fiadel:

  1. materia di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare urgenza nell’intervenire sulle strutture di sosta del personale e sui veicoli, anche alla luce degli incidenti sul lavoro recentemente registrati;
  2. completamento del piano assunzionale del personale vincitore del concorso per operatori ecologici;
  3. definizione di un piano di incentivazione all’esodo per il personale vicino all’età pensionabile, con l’assunzione di giovani e lo scorrimento della graduatoria del concorso;
  4. sottoscrizione dell’accordo di crescita professionale dei livelli 1° e J, per consentire all’azienda di avere personale adeguato alla guida, attualmente non consentita per tali profili.

Venanzoni: “Il sindaco dovrebbe intervenire”

È intervenuto sulla questione Diego Venanzoni, consigliere regionale della Campania del gruppo ‘De Luca Presidente’: “Sono preoccupanti le procedure di raffreddamento di alcuni sindacati verso ASIA. Nonostante la firma di protocolli d’intesa per definire misure urgenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare urgenza nell’intervenire sulle strutture di sosta del personale e sui veicoli (sono stati registrati diversi incidenti). Sussistono molte preoccupazioni riguardo al completamento del piano assunzionale del personale vincitore del concorso per operatori ecologici e all’incentivazione all’esodo per il personale prossimo all’età pensionabile. In questo caso, l’avvicendamento con forze giovani e il riferimento allo scorrimento della graduatoria del concorso sarebbero utili”.

E conclude: “Lo sciopero è ormai imminente e sembra l’unica soluzione. È necessario rispondere alle esigenze dei sindacati e, soprattutto, che il Sindaco Manfredi intervenga per calmare le tensioni in corso e risolvere le molte problematiche già affrontate a favore degli uomini e delle donne che lavorano per la città nonostante i rischi e le difficoltà evidenti per tutti”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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