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I grattacieli più imponenti di Napoli, dal Centro Direzionale all’Hotel Ambassador: quali sono e dove si trovano
Anche nella città partenopea ci sono gli edifici gemelli. Per anni l’Edificio Aziendale della Telecomunicazioni è stato il piú alto d’Italia, una distinzione che ha rubato al grattacielo del Pirellone di Milano.
Da tempo si parla del fatto che Napoli ed New York si trovino sullo stesso meridiano, due città costiere con la stessa latitudine, ma che condividono poche caratteristiche climatiche e geografiche. Tuttavia, Napoli non ha nulla da invidiare ai grattacieli della Grande Mela. Partenope, una città ricca di storia e cultura, vanta una varietà architettonica che va dai vecchi edifici del centro storico, patrimonio dell’UNESCO, ai moderni grattacieli del Centro Direzionale, progettati da famosi architetti come Kenzō Tange, Renzo Piano e Massimo Pica Ciamarra.
Ma quali sono i grattacieli più alti di Napoli? Iniziamo con il primo:
1. Edificio Aziendale della Telecomunicazioni, 129 metriSituato nel Centro Direzionale, l’Edificio Aziendale della Telecomunicazioni è il grattacielo più alto di Napoli, con i suoi 129 metri. Costruito nel 1995, questo edificio ospita uffici e attività commerciali, rappresentando una presenza imponente nel cuore della città. Dal 1995 al 2010 è stato il grattacielo più alto d’Italia, superando di 2 metri il grattacielo Pirelli di Milano.
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2. Grattacieli Enel, 122 metriI Grattacieli Enel si trovano sempre nel Centro Direzionale. Costruiti alla fine degli anni ’80, questi grattacieli sono ormai parte del panorama urbano di Napoli, e a causa della loro somiglianza sono considerati i “grattacieli gemelli” di Napoli. Ospitano uffici e servizi pubblici. 3. Edifici Saverio e Francesco, 118 metriGli Edifici Saverio e Francesco, anch’essi parte del complesso del Centro Direzionale, ospitano la sede dell’Agicom, del quotidiano “il Mattino” e altre aziende.
4. Edificio del Consiglio Regionale della Campania, 115 metriSituato nell’isola F13 del Centro Direzionale, l’Edificio del Consiglio Regionale della Campania è stato progettato da Kenzō Tange ed è un esempio di architettura contemporanea. Fu realizzato per trasferire tutti i dipendenti che quotidianamente affollavano i palazzi del centro storico in un unico edificio. 5. Palazzo di Giustizia di Napoli, 110 metriIl Palazzo di Giustizia di Napoli, situato nelle vicinanze del Centro Direzionale di Napoli ma non parte di esso, ospita la Corte d’Appello, la Procura della Repubblica, la Procura Generale della Repubblica, il Tribunale di Sorveglianza, l’Ufficio UNEP e il settore penale dell’Ufficio del Giudice di Pace. Prima di essere riuniti in questa unica struttura, tutti questi tribunali erano distribuiti in 30 diversi palazzi nella città di Napoli. 6. Hotel Palace dell’Ambasciatore, 100 metri L’Hotel Palace dell’Ambasciatore è un esempio pioneristico delle nuove tecnologie edilizie a Napoli, situato affacciato sul Golfo. Per diversi anni è stato il set di importanti registi come Vittorio De Sica, Camillo Mastrocinque e anche per alcuni video musicali di Pino Daniele.
7. Edificio Eni-Italgas, 88 metriL’Edificio Eni-Italgas, sempre nel Centro Direzionale, è un esempio di architettura razionalista. 8. Edificio della Regione Campania, 88 metriSituato nell’isola E7, sempre nel Centro Direzionale, è un edificio istituzionale che ospita gli uffici del governo regionale. Con un design moderno, si sviluppa su 24 piani tra uffici amministrativi e assembleari. 9. Campanile del Santuario di Pompei, 87 metriAnche se non situato direttamente a Napoli, il Campanile del Santuario di Pompei è un importante edificio religioso per gran parte degli abitanti della Campania. Questa torre campanaria si erge sopra il famoso sito archeologico di Pompei, offrendo una vista panoramica sulla città antica. È aperto al pubblico tutti i giorni e dalla cima dell’ultima terrazza è possibile ammirare una vista panoramica che spazia dalle isole del golfo all’Appennino, dagli Scavi al Vesuvio e alla Valle del Sarno.
La storia di Napoli è in costante evoluzione, e insieme ad essa si sviluppa anche la sua architettura nel corso dei secoli. Ogni struttura contribuisce in modo unico al panorama cittadino, rendendo Napoli una meta molto ambita dai turisti di tutto il mondo.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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