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Mostra di solidarietà alle Vele di Scampia: Un enorme simbolo palestinese sventola in alto

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Mostra di solidarietà alle Vele di Scampia: Un enorme simbolo palestinese sventola in alto

Situazione in Medio Oriente: una panoramica

Comitato delle Vele di Scampia: “Esprimiamo solidarietà alle persone colpite dagli attacchi recenti, dopo l’evento tragico a un ospedale di Gaza”

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Situazione in Medio Oriente

Una straordinaria bandiera palestinese è stata issata sulle Vele di Scampia a Napoli questa mattina, mercoledì 18 ottobre 2023. È un segno tangibile di sostegno da parte dei manifestanti alla gente palestinese, dopo il terribile attacco contro un ospedale importante nella Striscia di Gaza avvenuto ieri.

Non è la prima volta che vengono esposti striscioni a favore della Palestina alle Vele: accadde già nel maggio 2021, quando, a seguito della tragica morte di molti civili palestinesi, un enorme striscione bianco con la scritta “Scampia for Gaza” fu srotolato dalla stessa vela dal comitato degli abitanti. Negli ultimi giorni a Napoli si sono tenute numerose manifestazioni di solidarietà con la Palestina e con le vittime del conflitto in corso tra Israele e Palestina, che si è intensificato dopo l’attacco terroristico di Hamas avvenuto sabato 7 ottobre scorso.
La settimana scorsa una bandiera palestinese di grandi dimensioni fu esposta sul Castel Sant’Elmo. A quel tempo, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva dichiarato: “I siti culturali statali non devono essere utilizzati per mostrare simboli contro Israele”. Queste parole avevano suscitato un certo grado di polemiche, dato che la bandiera della Palestina, nata nel 1916, non è affiliata ad Hamas né costituisce un simbolo di avversione nei confronti di Israele, bensì rappresenta il popolo palestinese.

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Il Comitato delle Vele di Scampia ha pubblicato una dichiarazione in cui si legge: “Questa mattina una gigantesca bandiera palestinese è stata issata su una delle vele di Scampia. Si tratta di un segnale inequivocabile del popolo delle Vele, che esprime solidarietà e vicinanza alla popolazione di Gaza. Sappiamo bene che le radici di questo conflitto risalgono a molto tempo fa, ben prima degli eventi dei giorni scorsi”.

Inoltre, la dichiarazione afferma: “La popolazione di Gaza è composta, nel 43% dei casi, da minori di 14 anni, cioè bambini. Questo dato da solo dovrebbe far comprendere la gravità di ciò che sta accadendo. L’attacco di ieri contro uno degli ospedali più importanti della Striscia, in cui c’erano feriti, medici e persone alla ricerca di un rifugio più sicuro rispetto alle proprie case, ha causato la morte di oltre 800 persone (soprattutto donne e bambini) e non può far altro che alimentare la rabbia di chiunque abbia una coscienza. Da Scampia gridiamo forte “Palestina Libera” e invitiamo tutti a continuare la mobilitazione! Gaza non è sola!”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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