Seguici sui Social

Ultime Notizie

Roberto Saviano su Fanpage.it spiega l’identità di Tony Colombo e Tina Rispoli e le ragioni del loro arresto

Pubblicato

il

Roberto Saviano su Fanpage.it spiega l’identità di Tony Colombo e Tina Rispoli e le ragioni del loro arresto

camera nascosta / Camorra Entertainment

In anteprima su Fanpage.it Roberto Saviano ripercorre l’episodio di Tony Colombo e Tina Rispoli, dopo l’arresto dei due coniugi avvenuto ieri, martedì 17 ottobre: sono accusati di aver collaborato con il clan Di Lauro.

Ricevi le notifiche per rimanere aggiornato su

Camorra Entertainment: Tony Colombo e Tina Rispoli

Sono trascorse poco più di 24 ore da quando Tony Colombo e Tina Rispoli sono stati arrestati dai carabinieri del Ros, coordinati dalla Dda di Napoli: secondo i pubblici ministeri, il cantante di musica neomelodica e sua moglie avrebbero collaborato con il clan Di Lauro. In esclusiva per Fanpage.it Roberto Saviano ripercorre la vicenda che ha portato all’arresto di Tony e Tina, le cui connessioni con la criminalità organizzata erano già state messe in luce dall’indagine Camorra Entertainment che Fanpage ha condotto nel 2019.

“La famiglia Marino è una delle famiglie più influenti del crimine organizzato napoletano. La famiglia Rispoli è una famiglia molto influente. L’arresto di Tina e di Tony fa parte del loro rapporto con la famiglia Di Lauro, di cui i Rispoli sono sempre stati affiliati. Ma perché il matrimonio di Tina Rispoli e Tony Colombo diventa un matrimonio simbolico? In quella zona del territorio campano, precisamente a Secondigliano, Scampia” racconta lo scrittore.
La storia, come evidenzia Saviano, inizia con il primo matrimonio di Tina Rispoli: l’attuale moglie di Tony Colombo era precedentemente sposata con Gaetano Marino: “È il fratello di Gennaro, Marino McKay e figlio di Crescenzo Marino, anche conosciuto come McKay, che hanno giocato un ruolo nella scissione, cioè nella guerra tra Lauro e spagnoli, gli scissionisti, un gruppo operativo che fino ad allora era stato la forza motrice del clan e che hanno deciso di ribellarsi”.

Gli avvenimenti dell’indagine

Non solo la famiglia acquisita da Tina Rispoli con il matrimonio, ma anche la sua famiglia di origine, ovvero i suoi fratelli, hanno un ruolo importante in questa storia: i Rispoli, fedeli ai Di Lauro, durante la cosiddetta faida di Scampia si schierano con gli scissionisti, in particolare con il gruppo della Vanella Grassi. “I Rispoli, quando si uniscono agli scissionisti – continua Saviano – probabilmente hanno un piano. I fratelli di Tina Rispoli hanno un piano che consiste nel riportare gli scissionisti tra le file dei Di Lauro. Perché? Perché la vittoria degli scissionisti è stata una vittoria di Pirro. Hanno vinto sì, ma questa guerra ha provocato la distruzione delle piazze, gli omicidi e gli arresti dei principali affiliati. E così sarà. I Vanella Grassi si voltano, per usare un’espressione incredibilmente evocativa. Coloro che erano scissionisti, ossia il braccio armato degli scissionisti, si voltano e ritornano dai Di Lauro”. E poi arriva il 23 agosto 2012: Gaetano Marino viene ucciso per strada sul lungomare di Terracina, nel Basso Lazio. Secondo Roberto Saviano “la sua uccisione porta alla pacificazione del territorio”.

Infine, nel 2019, il matrimonio tra Tina Rispoli e Tony Colombo, celebrato in pompa magna per le strade del centro di Napoli con una grande festa in piazza del Plebiscito. In quale contesto si inseriscono le nozze? Spiega Saviano: “Il matrimonio interrompe la fase oscura delle famiglie per iniziare la fase leggera, con i social network, le canzoni, i concerti”. Le cose non cambiano, secondo lo scrittore: “Ma qualcosa rimane immutato. Gli affari. Se l’indagine verrà confermata dai giudici, dimostrerà ancora una volta che, nonostante le apparenti trasformazioni, il cuore pulsante di certa parte del mondo continua ad essere il crimine, continuerà ad essere l’attività criminale”.

Fonte

Pubblicità

Ultime Notizie

Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Pubblicato

il

Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Continua a leggere

Ultime Notizie

Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Pubblicato

il

Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Continua a leggere

Ultime Notizie

Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Pubblicato

il

Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Continua a leggere

Trending

Copyright © 2023. Sito di notizie aggregate da varie fonti. Testi, immagini e quant'altro presente sul notiziedinapoli.it sono da intendersi di proprietà delle rispettive testate d'origine
Leggi: Privacy - Cookie