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Uomo si riposa sui binari a Pozzuoli, il treno gli amputa le gambe: si trova in condizioni critiche
Un individuo senza dimora è rimasto ferito ieri notte nelle vicinanze della stazione della metropolitana di Pozzuoli (Napoli); è stato sottoposto a un intervento di emergenza presso l’ospedale Cardarelli.
Foto simbolica
Un uomo di origine est europea ha riportato gravi ferite ieri sera a Pozzuoli, nella provincia di Napoli: è stato colpito da un treno o da un veicolo di servizio mentre si trovava sdraiato sui binari vicino alla stazione della metropolitana e gli sono state amputate entrambe le gambe. Soccorso dal servizio sanitario 118, è stato trasportato all’ospedale Cardarelli dove è stato ricoverato e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Attualmente sono in corso indagini per identificare il mezzo coinvolto e ricostruire l’accaduto.
Gli operatori sanitari della postazione di Pozzuoli sono intervenuti intorno alle 23.30, in seguito a una richiesta di aiuto da parte di alcuni passanti che hanno segnalato un uomo ferito sui binari. All’arrivo del personale, l’uomo, un individuo senza dimora, era ancora cosciente e disteso nel buio poco oltre il marciapiede; è stato stabilizzato sul posto e, a causa delle sue condizioni di salute precarie e della grave perdita di sangue, è stato immediatamente trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli. Nella struttura ospedaliera è stata necessaria l’amputazione del piede destro: le ferite erano troppo gravi per poter essere evitate. Per il piede sinistro, invece, i medici hanno effettuato un intervento di ricostruzione per cercare di preservare almeno in parte la funzionalità dell’arto.
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le forze dell’ordine, con pattuglie della locale stazione di polizia e della polizia ferroviaria. Al momento le cause dell’incidente non sono ancora chiare e la dinamica è in fase di ricostruzione; è plausibile che l’uomo si sia coricato volontariamente tra il binario 1 e il binario 2, forse alla ricerca di un luogo in cui dormire, credendo che quel tratto non fosse utilizzato; non è escluso, inoltre, che possa aver perso conoscenza a causa di un malore mentre si trovava vicino ai binari o che sia inciampato.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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