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Cosa ha dichiarato Vincenzo De Luca durante la sua partecipazione a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio. Una domanda a cui non ha risposto

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Cosa ha dichiarato Vincenzo De Luca durante la sua partecipazione a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio. Una domanda a cui non ha risposto

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è partito oggi per un “tour” promozionale del suo libro intitolato “In ogni caso Pd”. Durante la sua prima apparizione da Fabio Fazio, ha criticato il Partito Democratico e i suoi leader.

Domenica sera, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è stato ospite di Fabio Fazio nel programma “Che tempo che fa” su Nove Discovery per presentare il suo libro “In ogni caso Pd” (Piemme). Durante la pandemia, De Luca è stato un ospite frequente del salotto di Fazio, ma questa era la prima volta che appariva in studio.

L’intervista, che sembrava più un monologo di De Luca, si è concentrata principalmente sulle critiche al Partito Democratico, ai suoi attuali leader e al loro programma. “Il Pd ha ereditato il peggio del Pci e il peggio della Dc, deve riprendere il percorso per un’Italia che non esiste ancora”, ha detto De Luca, lanciando così il suo solito refrain anti-Dem, soprattutto contro l’attuale leadership guidata da Elly Schlein:

“I tanti leader del Pd che ho incontrato in questi dieci anni sono come anime morte. Sono sempre stati lontani da me, a volte avversari. Devo loro una gratitudine perché più si avvicinano a me, più perdo voti. Quindi è meglio che stiano alla larga. Ovviamente sto parlando di molti dirigenti, non di una comunità complessa come quella del Pd, che rimane un’importante realtà nel nostro Paese, a condizione che intraprenda un percorso utile per il Paese stesso.” De Luca ha rifiutato – o meglio ha evitato – di rispondere a una domanda: “Si candiderà alle elezioni regionali in Campania nel 2025?” Ha scherzato, ma tutti sanno che il vero problema è questo: la sua terza candidatura alle elezioni regionali, attualmente vietata dalla legge ma che De Luca vorrebbe rendere possibile con una modifica alla legge regionale in materia. Il Pd vorrebbe un altro candidato, ma lui è convinto di poterla spuntare. Nel frattempo, il centrodestra punta molto su Gennaro Sangiuliano, l’attuale ministro della Cultura in quota Fratelli d’Italia.

Tornando a De Luca, ha criticato il linguaggio e la comunicazione del Partito Democratico:

“Li sento pronunciare frasi come ‘il campo largo’, ‘le agorà democratiche’. Trovo queste frasi incomprensibili. Se dici ‘il campo largo’ agli italiani, il 50% pensa che tu stia parlando di un cimitero. Mi chiedo spesso che vita facciano questi giovani del Pd. Quale iperspazio frequentano? Credo che il Pd non sia adeguato a essere una forza governante credibile. Il programma di cui abbiamo bisogno implica prima di tutto la sicurezza nella vita quotidiana, poi una riforma della giustizia e uno spingere verso l’innovazione tecnologica. Queste dovrebbero essere le nostre principali battaglie e non dovremmo interrompere il rapporto con i cattolici, poiché governare l’Italia significa parlare alla parte maggioritaria del Paese, non fare una testimonianza che non serve a nulla se non sei al governo.” Infine, la sua battaglia personale: la guerra contro la selezione all’ingresso alla facoltà di Medicina in Italia. Ogni anno viene effettuata una selezione con un sistema “camorristico” per l’ammissione alla facoltà di Medicina, attorno al quale ruotano centinaia di milioni di euro spesi dalle famiglie per la formazione dei propri figli. Ci sono giovani che cadono in depressione. Io parlo di un sistema “camorristico” per l’esame, ma tutti rimangono in silenzio, nessuno risponde, perché questa è una società con doppio petto mafioso e corporativo.

Fonte: https://www.fanpage.it/napoli/cosa-ha-detto-vincenzo-de-luca-da-fabio-fazio-a-che-tempo-che-fa/

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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