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Liceo di Pozzuoli: addio alle unghie lunghe per evitare incidenti durante le lezioni di ginnastica

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Liceo di Pozzuoli: addio alle unghie lunghe per evitare incidenti durante le lezioni di ginnastica

La comunicazione del liceo napoletano: “Le unghie devono essere mantenute ad una lunghezza che consenta una presa facile e sicura degli attrezzi o della palla, per prevenire incidenti che si sono già verificati”.

Immagine a scopo illustrativo

Stop alle unghie lunghe durante le ore di educazione fisica alla scuola. Questo è quanto stabilito da una comunicazione della preside del Liceo “Ettore Majorana” di Pozzuoli datata 20 ottobre scorso, indirizzata agli insegnanti e agli studenti, che definisce le linee guida per l’abbigliamento da indossare durante le lezioni di “Scienze Motorie”: “Le unghie – si legge nel documento visionato da Fanpage.it – devono essere mantenute ad una lunghezza che consenta una presa facile e sicura degli attrezzi o della palla, per prevenire incidenti che si sono già verificati”.

Non è inusuale o strano che una scuola pubblica stabilisca delle regole, in quanto rientra tra le prerogative dell’autonomia scolastica. Sempre più scuole infatti danno raccomandazioni agli studenti riguardo al loro aspetto. Questa circolare però, apre un dibattito sulla possibilità di conciliare le tendenze della moda, come ad esempio portare le unghie lunghe, con le esigenze scolastiche riguardanti la sicurezza ed efficienza. In questo caso, il provvedimento della preside del Majorana è motivato dalla volontà di evitare che gli studenti si facciano male durante gli esercizi di ginnastica, una decisione che può sembrare ragionevole.
Cosa viene riportato nella circolare La comunicazione contiene anche altre raccomandazioni, tutte finalizzate a garantire un corretto svolgimento delle lezioni di attività fisica a scuola:

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“Con questa comunicazione – si legge nel provvedimento – si ricorda agli insegnanti e agli studenti che durante le attività fisiche devono indossare scarpe da ginnastica e tuta. Durante le lezioni non è consentito indossare: orologi, catenine, braccialetti, orecchini a pendente, al fine di evitare danni fisici e rotture degli oggetti; i capelli lunghi devono essere raccolti in modo tale da non ostacolare i movimenti. Le unghie devono essere mantenute ad una lunghezza che consenta una presa facile e sicura degli attrezzi o della palla, per prevenire incidenti che si sono già verificati”. Anche per gli altri punti richiamati non ci sono particolarità. Entrare in palestra senza catenine, orecchini o braccialetti è una pratica comune anche per gli atleti professionisti. Allo stesso modo, molti atleti legano i capelli lunghi per evitare che si impiglino o che vengano accidentalmente tirati o strappati durante le azioni più concitate. Molte scuole, inoltre, raccomandano di legare i capelli durante le ore di attività fisica. Fanpage.it ha cercato di contattare il Liceo Majorana per ottenere ulteriori chiarimenti ma è in attesa di una risposta.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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