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Reggia di Caserta, una proposta per garantire l’accesso gratuito ai cittadini
I consiglieri di maggioranza presentano una proposta per permettere ai cittadini di accedere gratuitamente al Parco della Reggia di Caserta e destinare una parte degli introiti alla città.
La proposta presentata dai consiglieri di maggioranza della giunta comunale di Caserta si focalizza su due punti principali: garantire l’accesso gratuito al Parco della Reggia di Caserta, che è già patrimonio Unesco, per i residenti e destinare una percentuale degli introiti alla città. La proposta fa riferimento a una convenzione precedentemente attiva, che consentiva ai residenti di Caserta di visitare gratuitamente il Parco della Reggia.
I membri della maggioranza hanno chiesto di ripristinare questa convenzione e destinare il 10% degli introiti provenienti dai visitatori del Palazzo Reale alla città di Caserta. La proposta sarà presentata per l’approvazione al Consiglio Comunale, consentendo al Sindaco e alla Giunta di avanzare la richiesta sia al Ministero della Cultura che alla Direzione della Reggia. L’obiettivo principale di questa iniziativa è rendere il Parco della Reggia accessibile a tutti i cittadini di Caserta. Questo si aggiunge agli investimenti già effettuati dalla città per il Palazzo Reale. Inoltre, destiando il 10% degli introiti alla città, si potranno finanziare ulteriori progetti di riqualificazione delle aree circostanti, in linea con il sito Unesco.
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Questa proposta si propone di raggiungere diversi obiettivi. In primo luogo, consentire all’Amministrazione Comunale di destinare risorse per migliorare servizi fondamentali come l’ordine pubblico, la sicurezza, l’illuminazione, il verde pubblico e la pulizia delle aree circostanti alla Reggia. In secondo luogo, i fondi avrebbero uno scopo specifico nell’implementazione di interventi volti a migliorare l’accoglienza e l’ospitalità dei turisti che visitano la città. La proposta è collegata a un progetto di legge presentato il 15 novembre 2022 dal deputato Piero De Luca, il quale prevede l’opportunità di destinare il 10% degli introiti provenienti dai visitatori non solo alla Reggia di Caserta, ma anche all’area archeologica di Pompei, al circuito museale Complesso Vanvitelliano – Reggia di Caserta e al Parco archeologico di Paestum.
Accesso gratuito
In passato, l’accesso al Parco della Reggia di Caserta era sempre stato gratuito per i residenti del comune di Caserta. Tuttavia, come spiegato dalla Direzione della Reggia, essendo il museo di competenza statale, non è possibile stabilire la gratuità solo per alcuni cittadini. Sul sito del monumento è stato pubblicato un avviso riguardante l’aumento del prezzo dei biglietti, in vigore dal 15 giugno al 15 dicembre, con un incremento di 1 euro. Questo aumento servirà a finanziare interventi di tutela e ripristino del patrimonio culturale danneggiato dalle alluvioni che si sono verificate a maggio in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Per quanto riguarda altri tipi di gratuità, il Palazzo Reale di Caserta segue le direttive degli altri musei statali: ingresso gratuito per i minori di 18 anni, le persone con disabilità, gli insegnanti, gli studenti, gli studiosi e i giornalisti.
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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno
La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.
I Medici Coinvolti nell’Indagine
In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.
Le Condizioni della Paziente
La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.
L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.
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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria
Malviventi fuggiti con il Bottino
Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.
La Dinamica della Rapina
I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
Indagini in Corso
I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.
Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.
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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano
La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.
Spiagge Interessate
La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.
Le spiagge interdette alla balneazione includono:
- Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
- Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
- Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
- Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna
Cause e Monitoraggio
Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.
Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.
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