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Campi Flegrei, Bonavitacola: “Un cambiamento urgente è necessario per il bradisismo dopo 40 anni di inerzia”

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Campi Flegrei, Bonavitacola: “Un cambiamento urgente è necessario per il bradisismo dopo 40 anni di inerzia”

“Nel 1984, dopo l’emergere del fenomeno del bradisismo, è stato creato un commissario di governo, una figura che esiste ancora dopo 40 anni e che agisce nella Regione Campania con dipendenti distaccati in modo poco chiaro. Questa figura è obsolete e si trascina solo per inerzia. Deve essere abolita e le competenze trasferite alla Regione Campania. Presenteremo un emendamento per la cancellazione di questa figura introdotta con la legge 884”. Queste sono le parole di Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania e assessore regionale con delega all’ambiente.

Bonavitacola ha espresso queste opinioni oggi, giovedì 26 ottobre 2023, durante un’audizione presso la Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, in merito all’esame del disegno di legge di conversione del decreto del 12 ottobre 2023, numero 140, riguardante misure di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. Bonavitacola ha annunciato che la Regione Campania presenterà diversi emendamenti, tra cui l’abolizione del commissario istituito nel 1984 e la richiesta di maggiori fondi per il piano di comunicazione.

La presenza del commissario per il bradisismo è ormai superata. Bonavitacola ha sostenuto che il fenomeno del bradisismo è millenario e che non è la prima volta che le istituzioni hanno affrontato questa questione. Nel 1984, a seguito del peggioramento del fenomeno, è stata dedicata attenzione al problema con una norma di legge, la numero 887 del 1984, che ha creato il commissario di governo con poteri speciali, una contabilità separata presso la Banca d’Italia e una struttura dedicata. Nel corso degli anni, questa struttura ha svolto il suo lavoro, con risultati altalenanti. Oggi, dopo 40 anni, è ridicolo mantenere ancora una struttura commissariale legata alla Regione, con un personale regionale distaccato senza un chiaro mandato. La Regione da sola non può risolvere questa situazione e ha cercato di mettere ordine, stabilendo modalità di coordinamento tra le attività del commissario e quelle della Regione. Ci vuole una legge nazionale per porre fine a questo caos”.

Bonavitacola ha sottolineato che la Regione Campania ha trovato molto utile e positiva l’iniziativa del Governo riguardo al decreto legge 140. Ha avuto un incontro con i ministri Musumeci e Sangiuliano, insieme al capo dipartimento della Protezione Civile Curcio e ai sindaci. La Regione non esclude che, una volta effettuata una delimitazione precisa dell’area a seguito delle misure di monitoraggio previste dal decreto 140, si possano ottenere risultati anche a livello urbanistico, come avvenuto per la zona rossa vesuviana, al fine di evitare un aumento dell’insediamento. Prima di disciplinare il territorio e limitare i diritti di proprietà, è necessario avere una conoscenza approfondita. Appena sarà disponibile il piano di analisi, verranno fissate delle limitazioni precauzionali in questa direzione”.

Altri argomenti discussi da Bonavitacola includono: il monitoraggio delle strutture pubbliche e private, con l’obbligo per i proprietari di fornire informazioni sulla situazione degli edifici. Poiché si tratta di una calamità, Bonavitacola ritiene che lo Stato debba intervenire per monitorare lo stato di salute degli edifici privati e stabilire anche interventi. Inoltre, sostenere l’estensione dei benefici del sisma bonus alle aree interessate dal bradisismo, come avvenuto per le zone colpite dal terremoto in Centro Italia e Ischia, sarebbe uno strumento appropriato. Infine, Bonavitacola ha sottolineato l’importanza di migliorare l’infrastruttura intermodale, garantendo una rete stradale efficace e collegamenti con altri modi di trasporto. Il decreto 140 non risolve questo problema. Bonavitacola ha evidenziato la necessità di maggiore tempestività da parte del Governo nel consentire l’utilizzo delle risorse regionali, in particolare per i Fondi di Sviluppo e Coesione, che attualmente sono bloccati. Questo ha un impatto negativo su una serie di interventi nell’ambito del bradisismo”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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