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Rimozione completata della scultura distrutta, Napoli pronta ad accogliere un nuovo capolavoro

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Rimozione completata della scultura distrutta, Napoli pronta ad accogliere un nuovo capolavoro

La struttura della Venere degli Stacci è stata completamente rimossa. La nuova scultura sarà svelata il prossimo 22 gennaio e verrà esposta in Piazza Municipio per quattro mesi. L’artista Michelangelo Pistoletto ha deciso di donare questa opera d’arte alla città di Napoli.

L’opera viene smontata

Nella notte, la struttura della Venere degli Stracci è stata rimossa da Piazza Municipio a Napoli. Le operazioni sono iniziate ieri sera intorno alle 20 e si sono concluse questa mattina all’alba. Gli operatori, supportati dalla Polizia Locale e da gru e mezzi speciali, hanno smontato la gabbia in acciaio, composta da diversi pezzi uniti da bulloni, per poi trasferirla in un deposito comunale. Prima dello smontaggio, l’area intorno alla scultura è stata ripulita dai residui del rogo.

L’incendio avvenuto lo scorso 22 luglio è stato attribuito a un trentenne senza fissa dimora di Casalnuovo di Napoli. L’uomo è stato arrestato con cinque accendini in tasca e ha trascorso due mesi in carcere. Attualmente si trova in una casa di accoglienza a Salerno, in attesa del processo.
I lavori di smontaggio della scultura in acciaio. Foto: Comune di Napoli Presentazione della nuova Venere Oggi, il Maestro Michelangelo Pistoletto ha presentato la nuova Venere degli Stracci nella Sala della Giunta del Comune di Napoli. L’opera è stata descritta come un simbolo di rinascita e rigenerazione per la città. Dopo l’incendio, la scultura sarà reinstallata nella stessa posizione di prima, in Piazza del Municipio, e donata dalla artista alla città di Napoli. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il Sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, l’artista Michelangelo Pistoletto, il consigliere del Sindaco e curatore del progetto “Napoli Contemporanea 2023”, Vincenzo Trione, e il Vicepresidente di “Altra Napoli EF”, Antonio Lucidi.

“Le Quattro Giornate di Napoli non furono rivolta di scugnizzi” nuova ricerca sfata mito del cinema

Il Sindaco Manfredi ha sottolineato l’importanza dell’arte pubblica come strumento di rigenerazione urbana e inclusione sociale:

Grazie ai progetti di arte pubblica che stiamo realizzando, Napoli è un museo all’aperto, aperto a tutti e gratuito. Nonostante le difficoltà, la città dimostra di sapersi rialzare e guardare al futuro. La ricostruzione dell’opera di Pistoletto rappresenta la capacità di Napoli di rigenerarsi attraverso la bellezza, l’arte e le energie positive dei suoi cittadini. La nuova Venere rafforza la vocazione di Napoli come città contemporanea e fa parte di un programma più ampio che vuole essere un esempio di rigenerazione urbana inclusiva che coinvolge l’intera comunità, compresi quelli più vulnerabili. Anche l’artista Michelangelo Pistoletto ha parlato della rigenerazione dell’opera, trasformando il dolore causato dall’incendio in una nuova opportunità di vitalità e rinascita artistica, non solo per lui, ma per l’intera città di Napoli: Un percorso in cui il dolore si è trasformato in cura. La Venere non è stata distrutta, ma ha trovato una nuova vita nello stesso luogo. Questo episodio ha innescato importanti riflessioni sulle distruzioni dei nostri tempi. Il mio legame con Napoli è rimasto intatto: sarà una grande gioia trasformare la sofferenza in una nuova opportunità di vitalità e rinascita.

La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto prima dell’incendio.

Pistoletto ha deciso di donare l’opera alla città di Napoli, rafforzando il suo legame con la città e l’associazione storica tra la Venere e Napoli. Con questa scelta, l’artista intende promuovere l’arte come strumento educativo e di trasformazione sociale, specialmente in contesti fragili. Il consigliere e curatore Vincenzo Trione ha descritto l’evento dell’incendio come un momento doloroso e drammatico destinato a segnare l’arte contemporanea. Ha aggiunto che, nonostante le ferite e le rovine, Pistoletto ha deciso di non rimuovere il trauma, ma di creare una nuova “Venere degli stracci” che includa i resti dell’opera bruciata. Inoltre, Pistoletto ha finanziato personalmente la ricostruzione dell’opera, nonostante una campagna di crowdfunding promossa da Altra Napoli EF abbia raccolto fondi per lo stesso scopo. I fondi raccolti saranno destinati a organizzazioni che si occupano del benessere sociale. Antonio Lucidi, vicepresidente di Altra Napoli EF, ha commentato:

Altra Napoli EF ha organizzato una raccolta fondi che ha coinvolto i cittadini, le aziende private e le istituzioni culturali, come richiesto dal Comune di Napoli. Dopo l’offerta generosa di Pistoletto di donare l’opera alla città e la proposta di destinare i fondi raccolti a due organizzazioni del Terzo Settore, Altra Napoli ha scelto due realtà significative impegnate nel supporto ai più vulnerabili. L’Associazione “La Scintilla” si occupa dell’assistenza e dell’autonomia delle persone con disabilità intellettiva, mentre la Cooperativa Sociale “Lazzarelle” lavora nel recupero e nel reinserimento delle donne detenute che desiderano cambiare le proprie vite. La nuova Venere degli Stracci verrà inaugurata il 22 gennaio e rimarrà esposta in Piazza Municipio per quattro mesi, prima di essere spostata altrove.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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