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Stadio “Maradona” di Napoli: niente più visite gratuite, ma i tassisti sono indignati

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Stadio “Maradona” di Napoli: niente più visite gratuite, ma i tassisti sono indignati

Con un’ordinanza ancora non pubblicata del Comune di Napoli, sono state interrotte le visite allo Stadio. Gli autisti dei taxi protestano e affermano che questa decisione “causa danni al turismo e va rimediata”.

Le visite gratuite allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli sono state sospese. I tassisti sono stati fermati all’ingresso con i turisti che avevano accompagnato. Questa sospensione è stata comunicata tramite un’ordinanza non ancora trasmessa ai vari consorzi dei taxi, motivo per cui gli autisti hanno scritto una lettera al Comune per chiedere spiegazioni.

Secondo i tassisti, fermare le visite ai turisti che vengono da tutto il mondo per scattare una foto in uno stadio simbolo della storia del calcio “causa danni al turismo, e bisogna porvi rimedio”. La sospensione sarebbe in vigore anche quando la squadra del Napoli non ha partite o allenamenti programmati.

L’associazione Tassisti di Napoli ha quindi deciso di inviare una lettera agli uffici comunali per richiedere deroghe e informazioni più dettagliate. Vogliono anche avvisare i numerosi turisti che visitano la città con la speranza di poter camminare sull’erba dove ha giocato la “Mano de Dios”. La lettera, indirizzata al vicesindaco e agli assessori dello Sport e del Bilancio (con delega al Patrimonio), vuole sottolineare la delusione dei turisti che avevano tra le loro mete anche l’impianto sportivo di Fuorigrotta, ex San Paolo, quando vengono a sapere di non potervi entrare.

La situazione è emersa dopo che un tassista, che aveva accompagnato dei turisti provenienti da Como allo stadio di Fuorigrotta, ha visto i passeggeri essere bloccati all’ingresso dai custodi. Il tassista è sceso dalla vettura per chiedere il motivo di tale restrizione ed ha ricevuto questa risposta: “L’accesso è vietato per ordinanza del Comune”. L’associazione ha cercato l’ordinanza nell’albo pretorio, ma non è risultata essere pubblicata, quindi chiedono di poterla leggere. I tassisti chiedono anche il “numero di Protocollo Generale dell’ordinanza citata dagli operatori comunali, per l’accesso agli atti, per capire e dare informazioni certe ai turisti che scelgono la nostra città e vogliono visitare lo stadio “Maradona””, ma vorrebbero anche capire perché ora se ne viene a conoscenza solo adesso.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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