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In Scampia and Secondigliano fires rage after the arrests in the Di Lauro clan: a pizzeria and two houses burned in 4 days

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In Scampia and Secondigliano fires rage after the arrests in the Di Lauro clan: a pizzeria and two houses burned in 4 days

In just four days, 3 arson attacks were recorded in the northern area of Naples; investigations into the power balance of the Camorra after the arrests in the Di Lauro clan.

The damages at “La Nuova Italia” pizzeria in Secondigliano

Two fires in two houses, a third one in a pizzeria, all in just four nights. This is what is happening between Secondigliano and Scampia, in the northern outskirts of Naples, where the Di Lauro clan was recently hit hard with 27 arrests. Investigators describe the situation as “unusual, to be deciphered,” and it would allegedly be happening precisely in the void left by the flurry of handcuffs and confirmations of precautionary measures ordered by the Court of Appeal.

Vincent Di Lauro, the son of clan leader Ciruzzo il Milionario and considered by investigators the mastermind of the Cupa dell’Arco gang, also ended up in prison. According to reconstructions, he would have benefitted from the financial help of Tony Colombo and Tina Rispoli; the Court of Appeal confirmed the precautionary measure for the woman, while a decision regarding the neo-melodic singer will be made on Monday.
The Molotov cocktail thrown at the pizzeria in Secondigliano The most notable case is definitely that of “Pizzeria Italia,” located at number 543 on Corso Secondigliano, the main street that runs through the neighborhood. On the night between Wednesday and Thursday, a fire damaged the dining room, and from the initial investigations, it became clear that it was an intentional act: a rudimentary Molotov cocktail had been thrown inside. The owners, interviewed by the police, reported not having received any threats or extortion demands. Immediately after the fire, they showed the damages to the premises in a TikTok video.

Roberto Saviano explains who Tony Colombo and Tina Rispoli are and why they were arrested

The two fires at houses in Scampia On the previous night, between Tuesday and Wednesday, the Carabinieri had intervened in Via Niccolò Copernico, lot G, due to a fire in the house of a 37-year-old man already known to the police: flammable liquid had been poured on the door. The Firefighters were called in to extinguish the fire, and there were no significant damages or injuries. The latest incident happened in the early hours of today, Saturday, October 28th: the Carabinieri returned to Via Copernico, this time to block 9, staircase A, 11th floor. The flames destroyed some ornaments that were on the landing and caused the plaster to fall off. Also in this case, the hypothesis of an intentional act is being considered.

The void after the arrest of the Di Lauro clan

At the moment, no elements have emerged to suggest that there might be a connection between the three incidents. However, they all happened within a few hours and in two neighboring areas of the city. And at a time when the “mmiezz all’arco” gang, despite the revolutions in Camorra geopolitics, remains one of the main ones in the northern area, it is facing significant difficulties: with the arrests and seizures, the clan not only has to maintain its dominion over the territory, resisting the advance of potential new criminal groups but it also definitely needs liquidity, both for everyday expenses and legal fees.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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