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Turisti cinesi diventano vittime di una rapina a Napoli, gli viene sottratto un orologio di valore: il video

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Turisti cinesi diventano vittime di una rapina a Napoli, gli viene sottratto un orologio di valore: il video

Gli agenti di polizia hanno arrestato due criminali residenti a Napoli. Le vittime sono state seguite e poi rapinate il 3 luglio 2023 nella via Toledo. Le telecamere di sicurezza hanno registrato tutto.

Un gruppo di malviventi prende di mira una famiglia di turisti cinesi in piazza Dante. I genitori indossano costosi orologi del valore di 40mila euro. I ladri li seguono e riescono a sfilare i Rolex dai loro polsi in via Toledo, quindi fuggono su uno scooter tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Entrambi i rapinatori indossano caschi integrali e uno di loro copre la targa dello scooter con le gambe. Nonostante ciò, le telecamere di videosorveglianza della città riescono a identificarli. Non sono state riprese immagini del momento del furto, ma grazie ai video, gli investigatori sono riusciti comunque a ricostruire l’intera operazione e ad individuare i presunti responsabili. I carabinieri li hanno arrestati questa mattina: uno è finito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari.

Sono stati arrestati due napoletani di 41 e 33 anni.

Questa mattina presto, i Carabinieri della Compagnia Napoli Centro hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 41 anni e un altro di 33 anni, entrambi di Napoli. Uno è finito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari con l’applicazione di un braccialetto elettronico. Le misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, competente in materia di “Sicurezza urbana”. Sia l’uomo di 41 anni che quello di 33 anni sono noti alle forze dell’ordine e sono gravemente indiziati per il reato di furto con strappo pluriaggravato.

Le vittime sono state seguite tra piazza Dante e via Toledo. Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia sotto la supervisione della Procura di Napoli, hanno permesso di scoprire che i due rapinatori, il mattino del 3 luglio 2023, si sono avvicinati alle vittime su uno scooter, indossando caschi per non essere riconosciuti. Hanno sottratto i costosi orologi, del valore totale di 40mila euro, dai polsi dei due turisti cinesi che stavano passeggiando lungo via Toledo in compagnia dei loro figli minori. Questa misura cautelare è applicata durante le indagini preliminari e può essere impugnata. I destinatari delle misure sono ancora considerati innocenti fino a una sentenza definitiva.

Un uomo armato di sanpietrino ha tentato di rapinare una gioielleria a piazza Dante, ma è stato arrestato dai vigili in mezzo alla folla.

Le telecamere hanno registrato il furto. Nel video, si possono vedere le vittime di origine cinese che hanno appena attraversato piazza Dante e si stanno dirigendo verso via Toledo in direzione di piazza 7 Settembre. I borseggiatori arrivano su uno scooter e lo parcheggiano. Uno dei rapinatori scende e segue le vittime per assicurarsi che abbiano un orologio di valore al polso. L’uomo passa più volte di fronte alle vittime e a un certo punto guarda chiaramente il polso di uno dei turisti. I rapinatori risalgono sullo scooter e si preparano a seguire le vittime per colpire. Le telecamere non registrano la rapina in sé, ma riprendono la fuga successiva tra i vicoli. Il passeggero dello scooter sale di fretta e si posiziona in modo che le gambe coprano la targa dello scooter.

Fonte: Fanpage.it

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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