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Pizza pericolosa: studio sull’ipotesi della tossina botulinica e confisca degli ingredienti nel locale.

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Pizza pericolosa: studio sull’ipotesi della tossina botulinica e confisca degli ingredienti nel locale.

Il locale di Ariano Irpino, sito nella provincia di Avellino, in cui Gerardina Corsano aveva cenato poco prima di perdere la vita il 31 ottobre a causa del sospetto di botulismo, è stato ufficialmente posto sotto sequestro insieme agli ingredienti utilizzati. Corsano si era presentata in ospedale e il marito, Angelo Meninno, è attualmente in cura ma le sue condizioni stanno migliorando. Entrambi i coniugi hanno avuto malori poco dopo aver cenato nel ristorante il 29 ottobre e, nonostante due visite successive in ospedale, erano stati dimessi. Tuttavia, il 31 ottobre sono stati nuovamente ricoverati e Corsano è deceduta poco dopo. Gli ingredienti utilizzati nel locale erano già stati sequestrati per ulteriori verifiche nella serata del 31 ottobre.

La Procura di Avellino ha avviato un’indagine e tre persone sono state sotto accusa: i due proprietari del ristorante e il medico che ha visitato la coppia e ha released.pesto fatto in casa, delle verdure sott’olio e del salmone affumicato.

Nel frattempo, l’azienda che produce il pesto è stata richiamata e sono state avviate indagini approfondite per stabilire se il prodotto possa essere responsabile dell’episodio. Gli esperti stanno analizzando i campioni prelevati dal barattolo di pesto per verificare la presenza del batterio.

Le autorità sanitarie hanno anche deciso di contattare tutti i clienti che hanno mangiato al ristorante la sera dell’incidente, per valutare eventuali sintomi o casi di intossicazione. È fondamentale svolgere questa indagine per garantire la sicurezza degli altri clienti e prevenire ulteriori casi simili.

Nel frattempo, la famiglia delle vittime è distrutta per la tragedia. Gerardina Corsano, una donna di grande vitalità e il pilastro della famiglia, sarà ricordata come una persona amorevole e generosa. Il marito, ancora in ospedale, sta lottando per riprendersi da questa terribile esperienza.

Questo caso sottolinea l’importanza di controlli igienici rigorosi e precauzioni nel settore alimentare, per evitare incidenti simili. Le autorità competenti devono garantire che le norme igieniche vengano rispettate e che i prodotti alimentari vengano controllati in modo adeguato per prevenire il rischio di intossicazioni.

In conclusione, l’indagine sull’episodio di intossicazione alimentare al ristorante è ancora in corso. Mentre l’ipotesi del botulismo sembra la più plausibile, è necessario attendere i risultati dei test per avere una conferma definitiva. Nel frattempo, è importante prestare molta attenzione alla sicurezza alimentare e prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti del genere.Un recente episodio culinario ha portato alla luce una situazione molto preoccupante riguardante la sicurezza alimentare in un ristorante. È stata riportata la morte di una persona che ha consumato una pizza sospettata di contenere il batterio del botulino. Dopo l’accaduto, sono intervenute diverse autorità competenti, tra cui la polizia locale, i carabinieri e il personale sanitario dell’Asl locale. Durante l’ispezione, sono stati sequestrati diversi alimenti sospetti, tra cui un barattolo di olio piccante al peperoncino, fatto in casa e non industriale, oltre a una grande quantità di pomodori pelati, olio extravergine d’oliva e funghi champignon. Anche se le indagini sono ancora in corso, questo triste episodio mette ancora una volta in evidenza l’importanza di seguire rigorose pratiche di igiene e sicurezza alimentare.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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