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Rapina violenta all’asilo di Salerno: Borsa suora con somma consistente di denaro sottratta

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Rapina violenta all’asilo di Salerno: Borsa suora con somma consistente di denaro sottratta

I carabinieri hanno catturato un individuo in flagrante delitto per un tentativo di furto nella notte del 1 novembre. La sera prima, due uomini erano stati arrestati a Salerno per reato legato al traffico di droga.

Durante le ore notturne, il giovane era entrato di nascosto in un asilo gestito da suore e aveva rubato una borsa contenente un’importante somma di denaro. Fortunatamente, prima che potesse scappare, è stato intercettato e arrestato dai carabinieri. L’operazione è stata eseguita durante i controlli intensificati del Comando Provinciale dei Carabinieri in occasione della notte di Halloween.

L’intruso aveva forzato la porta d’ingresso dell’asilo per entrare e, dopo aver perlustrato diverse stanze, aveva individuato la borsa con i soldi. Gli agenti, dopo aver accertato l’origine dei fondi, hanno proceduto con l’arresto immediato. Dopo le formalità di rito, la borsa è stata restituita alla suora che la custodiva.

Nella serata del 31 ottobre, poche ore prima del tentativo di furto, la polizia era già riuscita a mettere sotto custodia due individui coinvolti nel traffico di droga. Questo dimostra l’efficacia delle operazioni di contrasto alle attività illegali svolte dalle forze dell’ordine nella zona.Pochi istanti prima dell’intercettazione del giovane, le forze dell’ordine avevano effettuato l’arresto di un altro individuo in flagranza di reato per il possesso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, unitamente al reato di resistenza all’autorità. Durante la perquisizione sia personale che domiciliare, sono state rinvenute quantità considerevoli di cocaina ed eroina, pari a 6 grammi complessivi, crack e hashish per un totale di 9 grammi, oltre ad un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e una somma di 545 euro in contanti.

Nel medesimo arco temporale, è stato arrestato un altro individuo per il possesso e lo spaccio di cocaina. Le forze dell’ordine hanno scoperto la presenza di 60 grammi di cocaina, materiale idoneo per l’impacchettamento della sostanza e la cifra di 1.305 euro.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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