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Messa e Te Deum: orari e canali tv per il 31 dicembre 2023
Il Te Deum Laudamus e la messa di fine anno si terranno tradizionalmente nella chiesa dell’Incoronotella di Napoli il 31 dicembre e saranno trasmessi integralmente da Canale 21 a partire dalle 17.45. La comunità di Napoli segue con grande interesse questo evento, in cui i fedeli portano i propri piccoli fazzoletti di carta con le preghiere rivolte a Maria che scioglie i nodi, per poi essere bruciati simbolicamente come segno di preghiera.
Per vedere la messa in diretta il 31 dicembre 2023 in tv, sarà possibile sintonizzarsi su Canale 21 a partire dalle 17.45. La trasmissione seguirà tutta la liturgia all’interno della Parrocchia dell’Incoronatella di Napoli, dove sono previste anche le partecipazioni delle autorità civili cittadine. La chiesa in cui si terrà il Te Deum è la Parrocchia Incoronatella Pietà dei Turchini di via Medina a Napoli.
Il Te Deum, conosciuto come “Te Deum Laudamus” (“Noi ti lodiamo, Dio”), è un canto religioso che tradizionalmente viene intonato il 31 dicembre per ringraziare Dio dell’anno appena trascorso. Il suo autore è San Niceta, vissuto tra il IV e il V secolo dopo Cristo.
Il Te Deum è un canto religioso molto importante, tradizionalmente intonato il 31 dicembre per ringraziare Dio dell’anno appena trascorso. Il Te Deum sarà trasmesso in diretta da Canale 21, che seguirà tutta la liturgia all’interno della chiesa della Parrocchia dell’Incoronatella, nel centro di Napoli. La chiesa è situata in via Medina e si prevede la partecipazione delle autorità civili cittadine. Il Te Deum è un canto di ringraziamento molto antico e la sua datazione è stata a lungo incerta, ma è stato attribuito a San Niceta, vissuto tra il IV e il V secolo dopo Cristo.
Il testo latino del Te Deum, che rappresenta un canto di lode e ringraziamento a Dio, è conosciuto in tutto il mondo cristiano. La traduzione in italiano del Te Deum sottolinea il senso di gratitudine e ringraziamento verso Dio per l’anno trascorso, offrendo preghiere e lodi alla sua gloria e misericordia.
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A Forio d’Ischia sono nate 90 tartarughe marine, il nido sulla spiaggia era sotto sorveglianza da 50 giorni
Schiuse le Uova delle Tartarughe sulla Spiaggia della Chiaia a Ischia
Nel cuore della notte, le uova del nido scoperto a inizio luglio sulla spiaggia della Chiaia si sono schiuse. Le tartarughe appena nate si sono subito dirette verso il mare, sotto gli occhi affascinati di numerosi curiosi e dei volontari che hanno sorvegliato il nido per settimane.
La Sorveglianza del Nido a Forio d’Ischia
Il nido, sorvegliato per 50 giorni, era stato individuato quando una caretta caretta fu vista scavare nella sabbia prima di ritornare in mare. La scorsa notte, più di 90 tartarughe sono nate e hanno intrapreso la loro avventura verso l’oceano. L’evento è stato seguito da numerosi spettatori, incuriositi dal presidio organizzato dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Altri Avvistamenti sull’Isola
Il nido era stato scoperto il 3 luglio scorso su una delle spiagge più frequentate dell’isola d’Ischia. Alcuni operatori ecologici avevano notato una tartaruga scavare nella sabbia, deporre oltre cento uova e poi ritornare in mare. Da quel momento, l’area era stata recintata e sorvegliata 24 ore su 24 dai volontari fino alla schiusa avvenuta la scorsa notte tra le due e le quattro. Tre anni fa, nella stessa zona, altre 25 uova si erano schiuse, ma le piccole tartarughe, confuse dalle luci dell’illuminazione pubblica, si erano dirette verso la strada. Furono salvate da un bagnino che le riportò in mare con un pedalò.
Recenti schiuse sono avvenute anche sulla spiaggia libera di Casamicciola, dove tre settimane fa sono nate altre 50 tartarughe. L’isola di Ischia ha visto un’attività simile anche nel luglio 2022, quando una sessantina di tartarughine emersero dalla sabbia nella baia di San Montano.
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Camion sottratto con 400 kg di amianto rinvenuto in una vecchia discarica a Pianura
L’autocarro rubato, originario della provincia di Caserta, è stato recuperato dalla Polizia Locale nell’ex discarica di Pianura.
Ritrovamento e indagini
Un camion rubato, carico di lastre di amianto, è stato scoperto abbandonato nell’ex discarica di Pianura. Il veicolo, scomparso nei giorni scorsi dalla provincia di Caserta, conteneva circa 400 kg di amianto. L’unità specialistica investigativa ambientale ed emergenze sociali (I.A.E.S.), comandata dal Maggiore Gabriele Salomone, con il supporto dell’Unità Operativa Soccavo, sta conducendo le indagini.
Acquisiti i filmati delle telecamere presenti sul posto, le forze dell’ordine cercano di individuare i responsabili del reato. Secondo le ipotesi, è possibile che le lastre siano state rimosse dal tetto di un edificio nel Casertano e caricate illegalmente sul veicolo rubato per evitare i costi di smaltimento legali.
Sequestro e smaltimento
L’operazione fa parte delle iniziative della Polizia Locale di Napoli per contrastare i reati ambientali. Sia il camion che i rifiuti sono stati sequestrati e l’amianto è stato messo in sicurezza tramite una ditta specializzata per prevenire danni alla salute pubblica. Il regolare smaltimento, tuttavia, sarà a carico dei contribuenti.
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Autorimesse lasciano auto dei clienti su strisce blu: sanzioni fino a 5mila euro
Sanzionate autorimesse private nelle strade del centro storico di Napoli: per insegne abusive e utilizzo illegale degli stalli del Comune. Le multe possono arrivare fino a 5mila euro.
Controlli sulle autorimesse nel centro storico
A Napoli, le auto dei clienti delle autorimesse private vengono parcheggiate sulle strisce blu e bianche del Comune. La Guardia di Finanza e la Polizia Locale hanno recentemente multato diversi garage privati nel centro storico della città. Le verifiche, condotte su strade molto frequentate da residenti e turisti, hanno sanzionato autorimesse in via Niccolò Tommaseo, via Depretis, via San Bartolomeo e via Maio di Porto. Complessivamente, per violazioni come insegne pubblicitarie abusive e altre irregolarità, sono state emesse 16 contestazioni amministrative, con sanzioni che arrivano fino a 5mila euro.
Operazione congiunta contro l’abusivismo
L’operazione, che rientra negli sforzi per combattere l’abusivismo, ha visto la collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e il personale della Polizia Locale. Le verifiche si sono concentrate sulle autorimesse del centro storico, eseguite nella giornata di mercoledì 14 agosto 2024. Alla fine delle ispezioni, 16 violazioni amministrative sono state contestate ai titolari degli esercizi, con sanzioni potenziali fino a 5mila euro. In particolare, sono state riscontrate l’uso di insegne e tabelloni pubblicitari irregolari e l’occupazione abusiva degli stalli comunali per aumentare i guadagni con il parcheggio di ulteriori veicoli dei clienti.
Durante gli interventi, sono stati identificati anche 4 lavoratori in “nero”, di cui 3 percettori di assegno di inclusione, impiegati nelle ore più calde del giorno per procacciare clienti ai margini delle strade.
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