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Privati responsabili dei bus: rischio aumenti e cancellazioni delle tratte
La situazione delle aziende pubbliche per il trasporto in Campania non è delle migliori, come dimostrano i numerosi fallimenti degli ultimi anni. L’unica società della Regione Campania ad avere un bilancio in attivo, l’EAV, non ha potuto garantire la gestione pubblica del trasporto su gomma nella provincia di Napoli, ritirandosi dalla gara d’appalto e lasciando un’unica azienda privata a presentare offerte. Questo significa che la gestione degli autobus di linea nella provincia di Napoli finirà nelle mani dei privati, come è già avvenuto in altre città della Campania.
La situazione è particolarmente preoccupante per la provincia di Napoli, che conta tra i 2,5 e i 3 milioni di utenti, e rischia di avere numerosi contraccolpi sia sull’utenza che sui lavoratori del settore. L’assenza di un’azienda pubblica unica per i trasporti, promessa dal presidente Vincenzo De Luca, sembra naufragata, mentre le gare d’appalto regionali chiuse vedono una presenza minima delle aziende pubbliche, EAV e AIR, nei lotti minori.
Nel caso specifico della provincia di Napoli, l’EAV si è ritirata dalla gara d’appalto lasciando la Bus Italia come unica azienda a presentare offerte per la gestione delle linee degli autobus. Questo potrebbe comportare il taglio di tratte e orari che garantivano in passato il trasporto pubblico essenziale, e potrebbe influenzare anche le condizioni del contratto di lavoro dei dipendenti.
La transizione dal pubblico al privato nel settore del trasporto pubblico su gomma in Campania è stato favorito da una serie di fallimenti delle aziende pubbliche. In molte città, il servizio è già gestito dai privati o è in procinto di passare nelle loro mani. Tutto ciò mette a rischio la qualità del servizio offerto e le condizioni dei lavoratori del settore.
Nonostante gli investimenti e gli annunci, sembra che il progetto dell’azienda unica di trasporto pubblico promesso da De Luca non si realizzi, nonostante l’idea fosse stata sposata dallo stesso governatore in passato. La presenza minima delle aziende pubbliche EAV e AIR nelle gare d’appalto regionali sembra confermare che il trasporto pubblico su gomma in Campania sta diventando un’affare per le aziende private, con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare nei prossimi tempi.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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