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Funerali di Enzo Moscato oggi nella Chiesa di San Ferdinando a piazza Trieste e Trento
I funerali di Enzo Moscato si terranno oggi nella chiesa di San Ferdinando a piazza Trieste e Trento, luogo dedicato agli artisti della città di Napoli. Le esequie si celebreranno alle ore 15,00 di lunedì 15 gennaio 2024. Dalle ore 10,00 alle 14,00 sarà allestita la sala ardente in Sala Assoli. Il grande attore, drammaturgo e regista napoletano si è spento sabato 13 gennaio, all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia. Era considerato uno dei maggiori esponenti della Nuova Drammaturgia napoletana.
Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto omaggiare Moscato, ricordandolo con queste parole:
Ci lascia un grande artista, un grande intellettuale. Enzo Moscato è stato capace di attraversare ampie suggestioni poetiche, filosofiche e visionarie divenute linguaggio teatrale e patrimonio drammaturgico di rilievo assoluto. La sua opera ha collegato Napoli e la Campania alla grande cultura internazionale del Novecento, la sua parola ha dialogato con autori come Artaud, Genet, i poeti maledetti e Pasolini. Tenere vivo il suo percorso artistico sarà utile materia di riflessione per le generazioni che verranno.
Moscato era nato a Napoli il 20 aprile 1948. Tra le sue opere più importanti: Scannasurice, Ragazze sole con qualche esperienza, Tiempe sciupate, Rasoi. Vincitore dei principali premi teatrali nazionali, tra cui il Premio Ubu e il Biglietto d’Oro Agis per Rasoi, allestimento da lui diretto insieme a Mario Martone con Toni Servillo. Ha diretto il Teatro Mercadante dal 2003 al 2006 e insegnato drammaturgia e scrittura teatrale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e all’Università di Fisciano a Salerno dal 2005 al 2010. Al cinema è stato diretto da Mario Martone per “Morte di un matematico napoletano”, “Rasoi” e “Il giovane favoloso”. Tra i film più noti anche “I vesuviani” nell’episodio Maruzzella diretto da Antonietta De Lillo. Nella sua lunga carriera artistica ha interpretato con successo anche numerose canzoni.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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