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Confisca de La Sonrisa: Matrimoni al Castello delle Cerimonie, cosa succede ai sposi? Dipendenti in ansia

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Confisca de La Sonrisa: Matrimoni al Castello delle Cerimonie, cosa succede ai sposi? Dipendenti in ansia

Il futuro del ristorante-hotel dei matrimoni, “La Sonrisa” e del popolare reality show “Il Castello delle Cerimonie” è oggi pieno di dubbi e ipotesi. Preoccupati i dipendenti e anche chi aveva prenotato per festeggiare le nozze in estate. “Io devo sposarmi quest’anno, si possono avere notizie certe”? Giorgio è preoccupato e ha tutte le ragioni per esserlo, perché ha appena letto la notizia della confisca del ristorante-hotel “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, provincia di Napoli, noto ai più come il “Castello delle cerimonie”, popolare location di un altrettanto popolare reality dedicato ai matrimoni napoletani, in onda ogni settimana su Discovery Realtime.

I matrimoni, le comunioni, i battesimi, i diciottesimi, le nozze d’oro, i gender reveal: in decenni di attività “La Sonrisa” ha ospitato migliaia di eventi privati. Anche pubblici, se contiamo “Napoli prima e dopo” il festival sulla musica napoletana che andava in onda su Rai1 fino a qualche decennio fa. La sentenza della Corte di Cassazione che sancisce una condanna per lottizzazione abusiva e dispone il passaggio della struttura e dei terreni allo Stato, ovvero al Comune di Sant’Antonio Abate, è dunque la fine di tutto? Giancarlo Magalli, popolare presentatore televisivo, sui suoi canali social, pubblica una foto e ne è convinto: «Oggi don Antonio non c’è più ed il Castello ieri è stato sequestrato. Fine di un’epoca». Le location per matrimoni hanno pianificazione annuale. È pacifico dunque che già fosse piena d’impegni l’agenda di donna Imma Polese e del marito, Matteo Giordano, eredi della struttura, edificata (in spregio alle norme, lo dice una sentenza) da don Antonio Polese, un passato da macellaio e poi per decenni patròn del “Castello” e protagonista della serie tv che va in onda dal 2014 (nel 2016 con la morte di Polese e poi della moglie Rita Greco è stata rinominata “Il Castello delle Cerimonie”, format invariato).

“Castello delle Cerimonie”, la sindaca Abagnale su confisca della Sonrisa: “Verdetto inatteso, lo rispetteremo”

Dunque ora che succederà al Castello? Stop alle cerimonie kitsch/trash? Addio ai ricevimenti che iniziano a mezzogiorno e finiscono alle tre del mattino? Niente più menù di 10 portate che terminano con la spaghettata a sorpresa o la pasta e patate di mezzanotte? Non risuonerà più «Nu matrimonio napulitano», sigla di successo sia della finzione televisiva che del business che ruota intorno alle cerimonie? «Ho telefonato e mi hanno detto che faranno le cerimonie come stabilito», scrive sui canali social della Sonrisa Mariarosaria, un’altra promessa sposa che ha evidentemente prenotato lì. A quanto apprende Fanpage.it al momento è davvero difficile capire cosa accadrà nel prossimo futuro. La logica del «too big to fail», ovvero della struttura impossibile da chiudere perché assicura stipendi a centinaia di persone, è relativamente valida. C’è una sentenza esecutiva della Suprema Corte di Cassazione. E anche se la famiglia Polese ha annunciato di voler ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo, ritenendo evidentemente vìolato il diritto al giusto processo, ora la situazione è difficile.

Il bilancio di La Sonrisa spa e giro d’affari

La Sonrisa fa capo ad una società per azioni fondata nel 1983 con sede in via Stabia, 500 a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, nella regione Campania e si occupa prevalentemente di ricettività. Vagliando i dati di bilancio si può osservare un fatturato che nel 2020 (anno del Covid) è stato di 1,4 milioni e si è poi ripreso nel 2021, arrivando a 3,6 milioni e lievitando a 5,6 milioni di euro circa nel 2022, con un costo del personale di circa che oscilla sopra o sotto il milione negli anni. I dipendenti della Sonrisa sono poco meno di un centinaio ma a questi vanno aggiunti gli stagionali e va aggiunto poi ovviamente l’enorme indotto di una azienda che è una macchina delle
cerimonie stile catena di montaggio: forniture di beni e servizi, manutentori e così via.

Il futuro del Castello delle Cerimonie dopo la confisca

È molto semplice per quanto complesso: il futuro del Castello delle Cerimonie dopo la confisca dipende molto dal Comune di Sant’Antonio Abate. Che la struttura possa rimanere ed essere affidata a terzi è una ipotesi. Così come lo è quella di una totale riconversione del “Castello” ad attività di carattere sociale, senza però tenere in conto i livelli occupazionali che impattano molto sugli abatesi. Una cosa è certa: non si può fare finta di nulla, la sentenza pesa sul futuro. E nulla sarà più come prima.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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