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Metro L10 Napoli: gare deserte, fondi per treni senza conducente a rischio
Il trasporto pubblico a Napoli è stato oggetto di notizie recenti riguardanti la costruzione della nuova Metro Linea 10, con treni senza conducente. L’opera, dal costo di oltre 1,8 miliardi di euro, è stata in parte finanziata ma nessuna azienda si è presentata alla gara a procedura ristretta lanciata dall’Eav lo scorso anno. Questa procedura riguardava l’affidamento della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del tracciato ferroviario da Napoli a Casoria e Afragola, insieme alla fornitura di veicoli driverless e servizi di manutenzione.
Le preoccupazioni riguardanti la disponibilità dei fondi e la complessità dell’opera hanno portato le aziende coinvolte a rifiutare di partecipare alla gara, rischiando così di perdere i finanziamenti già concessi. L’Eav ha chiesto al Comune di Napoli una proroga delle scadenze dei finanziamenti o di trovare nuove fonti di finanziamento per completare l’opera entro il 31 marzo 2025.
Il progetto della Metro Linea 10 prevede la realizzazione di 10 nuove stazioni e 20 manufatti di linea, su un tracciato di 9,5 chilometri. I treni saranno completamente automatizzati e non avranno bisogno di un macchinista. Attualmente sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro per le stazioni e l’acquisto di treni, ma sono necessari ulteriori finanziamenti per completare l’opera, considerata strategica per i trasporti pubblici della Campania.
Le aziende coinvolte nella gara hanno evidenziato criticità progettuali e una struttura del rapporto economico e progettuale squilibrata, che rende impossibile la partecipazione alle condizioni attuali. La necessità di interventi in zone densamente abitate e con edifici già costruiti rende i lavori più complessi e costosi. Le aziende hanno chiesto una revisione degli importi per poter rivalutare la loro partecipazione alla gara.
L’Eav ha comunicato la situazione al Comune di Napoli e ha chiesto una proroga delle scadenze dei finanziamenti già concessi o la ricerca di nuove fonti di finanziamento. Si tratta di una corsa contro il tempo per completare un’opera considerata di grande importanza per il trasporto pubblico della regione.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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