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Scultore Maurizio Travaglini arrestato con droga, armi e 80mila euro in contanti
Maurizio Travaglini arrestato per possesso di armi e droga
La notizia dell’arresto di Maurizio Travaglini, noto scultore originario del quartiere di Bagnoli, ha scosso l’opinione pubblica. Travaglini è stato bloccato dalla Polizia di Stato dopo essere stato sorpreso mentre cedeva stupefacenti a una donna.
Chi è lo scultore Maurizio Travaglini
Maurizio Travaglini, conosciuto anche come Mtra, è un artista presepiale e scultore molto apprezzato nel panorama napoletano. Originario di Bagnoli, Travaglini si è distinto per diversi progetti di riqualificazione urbana nel quartiere della periferia Ovest di Napoli. Tra le sue opere più note, spicca la realizzazione di sculture d’arredamento e di arte presepiale. Tuttavia, negli ultimi tempi è finito sotto i riflettori a causa del suo coinvolgimento in un’attività illecita.
Una decina di anni fa, Travaglini denunciò il furto di una sua statua di tufo, realizzata per un progetto con l’associazione Napoli Sotterranea. L’opera, ideata per uno scambio con l’ente che gestisce la miniera di sale di Cracovia, era stata rubata nel 2015, lasciando l’artista senza la sua creazione.
L’arresto a Bagnoli, trovato con armi e droga
Nel pomeriggio del 2 aprile, la Polizia di Stato ha arrestato Maurizio Travaglini, trovandolo in possesso di coltelli, una pistola, stupefacenti e quasi 100mila euro in contanti. Il 55enne è stato bloccato dopo essere stato sorpreso mentre cedeva droga a una donna. Gli agenti del commissariato San Paolo erano in zona per i servizi di controllo del territorio quando hanno notato l’operazione illecita e hanno deciso di intervenire.
Durante la perquisizione domiciliare, sono emersi ulteriori dettagli scioccanti. Nell’abitazione di Travaglini a Bagnoli è stata rinvenuta una dose di cocaina, cartucce, armi bianche e un taser. Nel locale ad Agnano, utilizzato dall’artista, sono stati trovati ingenti quantitativi di droga, materiale per il confezionamento delle dosi e una pistola Beretta con matricola abrasa. Tutto il materiale sequestrato è stato posto sotto sequestro.
Maurizio Travaglini è stato arrestato con l’accusa di detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di arma clandestina, detenzione illegale di armi da guerra e ricettazione. La donna coinvolta è stata sanzionata amministrativamente per detenzione di droga per uso personale.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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