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Asi e Nazioni Unite insieme per sviluppo e legalità
Appuntamento al Grand Hotel Vanvitelli a Caserta
Venerdì 19 aprile 2024 alle ore 11:30, presso il Grand Hotel Vanvitelli, sarà presentato il nuovo progetto di Asi Caserta e dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI). L’iniziativa mira a promuovere e realizzare un percorso di sviluppo sociale sostenibile nell’area industriale della provincia di Caserta.
Il progetto nasce dall’esigenza di favorire la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato nell’elaborazione e nell’attuazione di misure efficaci per la prevenzione della criminalità e il rafforzamento della resilienza delle comunità nell’affrontare le sfide poste dal crimine organizzato.
In particolare, l’iniziativa mira a identificare e promuovere buone prassi per ridurre l’impatto dei gruppi criminali sul sistema sociale ed economico. All’identificazione degli elementi di vulnerabilità del territorio, delle tipologie di attività illecite e del modus operandi della criminalità faranno seguito la messa a punto e lo sviluppo di strategie di contrasto focalizzate su azioni di sensibilizzazione e formazione.
All’evento di apertura dell’iniziativa interverranno: Carlo Marino, presidente Anci Campania, Raffaela Pignetti, Presidente del Consorzio Asi Caserta, Leif Villadsen, Direttore ad interim dell’UNICRI, On. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Modera Vincenzo Di Vincenzo, giornalista Ansa.
Raffaela Pignetti
«Questo progetto nasce dal riconoscimento dell’impegno del Consorzio Asi nell’attuazione del programma di reinserimento sociale dei detenuti – ha dichiarato la Presidente Pignetti, aggiungendo: «L’iniziativa precedente che abbiamo realizzato con ‘Mi riscatto per il futuro’ è considerata un modello di buone pratiche di governance da prendere in esame al fine di renderla operativa ed esportabile a livello internazionale. L’iniziativa si basa infatti sulla promozione della cultura della legalità e sullo sviluppo di politiche di crescita organica e sostenibile dei territori».
«Con il piano di lavoro che avviamo con l’UNICRI, e che sono orgogliosa di presentare, attiveremo programmi che mirano a creare nuovi approcci alla prevenzione della criminalità, al rafforzamento della giustizia e allo sviluppo del territorio. Creare una rete di eccellenza attraverso la quale le istituzioni, le aziende e le comunità possano collaborare è il primo passo verso un maggior coinvolgimento delle realtà produttive nelle attività di tutela e sviluppo condiviso del territorio che in definitiva contribuiscano a migliorare la qualità di vita nella nostra terra», conclude Pignetti.
Leif Villadsen
Secondo Leif Villadsen, Direttore ad interim dell’UNICRI il progetto è di fondamentale importanza «Questa iniziativa parte dal territorio e mira a sviluppare una risposta del territorio alle infiltrazioni della criminalità attraverso il coinvolgimento di entità pubbliche, private e della società civile.» Villadsen aggiunge: «Per contrastare la criminalità organizzata è fondamentale condurre azioni sul tessuto economico e sociale, costruire opportunità (soprattutto per i giovani) a partire da un esame fedele di ciò che consente ai gruppi criminali di prosperare.»
Il Direttore dell’UNICRI ribadisce l’importanza della dimensione locale del progetto: «Ogni territorio è una storia a sé presenta elementi di criticità che vengono sfruttati dai gruppi criminali. L’UNICRI contribuisce a sviluppare strategie nazionali, regionali e internazionali di contrasto, ma la dimensione territoriale diviene poi l’ambito sul quale si devono concentrare gli sforzi. Per questo motivo l’iniziativa che sarà condotta a Caserta è fondamentale».
«Mi auguro che il territorio possa sostenere questo progetto e so che coloro che stanno subendo maggiormente l’impatto del crimine organizzato, coloro che vogliono sviluppo, inclusione e sicurezza, saranno tra i nostri principali alleati. Il nostro obiettivo è anche quello di utilizzare o replicare le lezioni apprese da questo progetto in altre parti del mondo, rafforzando la nostra lotta globale al crimine organizzato. Siamo grati al nostro partner ASI Caserta, al Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero della Giustizia per il sostegno a questo progetto».
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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