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Nuove strisce pedonali rialzate a Napoli per prevenire incidenti mortali: quali strade coinvolte?
Napoli: Nuove Strisce Pedonali Rialzate per Ridurre Gli Incidenti Stradali
Il Comune di Napoli ha deciso di installare nuove strisce pedonali rialzate per scongiurare incidenti mortali sulle strade cittadine. Dopo il successo delle misure adottate lungo il Lungomare e via Miano, si estende l’utilizzo di questi dissuasori che hanno l’obiettivo di far rallentare i conducenti vicino ai passaggi pedonali e quindi ridurre la velocità del traffico rispettando il limite di 30 chilometri orari.
Le nuove strisce pedonali rialzate verranno posizionate in diverse vie considerate tra le più pericolose di Napoli, tra cui Corso Vittorio Emanuele, Via Terracina e Via Pasquale Leonardi Cattolica, Corso Malta e Via Mario Palermo.
Oltre 300 Feriti in Incidenti in 4 Anni su Tre Strade di Napoli
Negli ultimi quattro anni (2020-2023), su Corso Vittorio Emanuele, Via Terracina e Via Pasquale Leonardi Cattolica, si sono verificati più di 300 feriti in circa 400 incidenti stradali che hanno coinvolto circa 800 veicoli. Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per garantire la sicurezza dei pedoni e dei conducenti.
Le cause degli incidenti sono spesso legate ai comportamenti errati dei conducenti, soprattutto nelle ore serali e notturne. La violazione delle norme del Codice della Strada e il superamento dei limiti di velocità contribuiscono alla pericolosità delle strade, nonostante sia già previsto un limite massimo di 30 Km/h.
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Interventi e Posizionamento delle Nuove Strisce Pedonali Rialzate
Per contrastare gli incidenti stradali, il Comune ha preso diverse misure preventive, tra cui la riduzione del limite di velocità, l’installazione di segnaletica visibile e sistemi di rallentamento ottici e acustici. Tuttavia, per aumentare ulteriormente la sicurezza, sono in arrivo le nuove strisce pedonali rialzate.
Ecco dove saranno posizionate le nuove strisce pedonali rialzate:
- Corso Vittorio Emanuele: due attraversamenti pedonali rialzati, uno vicino alla Funicolare di Montesanto e l’altro all’altezza dell’università Suor Orsola Benincasa.
- Via Terracina: due attraversamenti pedonali rialzati nel tratto tra via Nuova Agnano e via vicinale cupa Cintia.
- Via Leonardi Cattolica: due nuovi attraversamenti pedonali rialzati.
Oltre alle nuove installazioni, sono già state posizionate strisce pedonali rialzate in altre strade di Napoli che hanno contribuito a ridurre il numero di incidenti, come Via Diocleziano, Via Montagna Spaccata, Piazza Poderico, Corso Novara, e molte altre.
- Via Diocleziano e via Nuova Bagnoli (dicembre 2020);
- Via Montagna Spaccata, via Arenaccia, Piazza Poderico, Corso Novara e via F. Petrarca (novembre 2021);
- Via Miano (dicembre 2022);
- Piazza Sannazaro, Via Sannazaro, Via Francesco Caracciolo, Viale Anton Dohrn, Corso Amedeo di Savoia, Via Santa Teresa degli Scalzi, Corso Malta (da realizzare);
- Via Mario Palermo (da realizzare).
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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno
La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.
I Medici Coinvolti nell’Indagine
In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.
Le Condizioni della Paziente
La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.
L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.
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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria
Malviventi fuggiti con il Bottino
Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.
La Dinamica della Rapina
I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
Indagini in Corso
I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.
Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.
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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano
La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.
Spiagge Interessate
La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.
Le spiagge interdette alla balneazione includono:
- Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
- Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
- Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
- Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna
Cause e Monitoraggio
Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.
Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.
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