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Detenuto riceve colomba di Pasqua con panetto di hashish

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Detenuto riceve colomba di Pasqua con panetto di hashish

Un dolce sequestrato nel carcere di Poggioreale: panetto di hashish scoperto dal cane poliziotto

Un regalo inaspettato si è trasformato in una scoperta sconcertante nel carcere di Poggioreale a Napoli. Una colomba pasquale, destinata a un detenuto nel padiglione Livorno, è stata sequestrata e il motivo è presto emerso: al suo interno non c’era una normale farcitura, bensì un panetto di hashish. Il responsabile della scoperta è stato il cane poliziotto Spike, che con il suo fiuto allenato ha individuato la droga nascosta nel dolce.

Immagine di repertorio

Il cane, insieme al personale di polizia penitenziaria, ha intercettato non solo il panetto di hashish nella colomba pasquale, ma anche altre dosi nascoste in confezioni di deodoranti stick. La collaborazione tra le unità cinofile e il personale della struttura penitenziaria ha portato al ritrovamento della droga, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra in situazioni del genere.

Rilievo della situazione dal Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria

Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe, ha reso noto il ritrovamento della droga nel carcere di Poggioreale. Ha elogiato il personale e il cane Spike per l’operazione riuscita nonostante le difficoltà legate al sovraffollamento e alla carenza di organico. Il segretario generale del sindacato, Donato Capece, ha espresso la necessità di trovare soluzioni più adeguate per i detenuti con problemi di tossicodipendenza, suggerendo la possibilità di trasferirli in strutture in grado di offrire cure specifiche.


Porta hashish a un detenuto nel carcere di Salerno: donna scoperta dal cane antidroga, denunciata

La presenza significativa di detenuti con problemi di droga all’interno dei carcere italiani pone diverse sfide. Circa il 30% delle persone detenute, italiane e straniere, è affetto da problemi di tossicodipendenza, evidenziando la necessità di interventi mirati. Capece sottolinea l’importanza di garantire cure adeguate al di fuori del contesto carcerario per coloro che necessitano di attenzioni specifiche, al fine di evitare sia la gestione complessa all’interno delle prigioni che l’ingresso di sostanze stupefacenti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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