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Necropoli dell’età del ferro trovata durante scavi Napoli-Bari: tesoro principesco emerso
Scoperta della Necropoli dell’Età del Ferro ad Amorosi
Un importante ritrovamento archeologico è avvenuto ad Amorosi, in provincia di Benevento, durante gli scavi della Stazione Elettrica di Terna. Qui è stata scoperta una Necropoli dell’Età del Ferro risalente all’VIII secolo a.C. che contiene tesori di inestimabile valore e di rango principesco, tra cui armi, vasi e gioielli.
Presentazione della scoperta
Oggi, la Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento ha presentato ufficialmente la scoperta durante una conferenza stampa presso il Comune di Amorosi. All’evento hanno partecipato diverse personalità, tra cui il Sindaco di Amorosi Carmine Cacchillo, il parlamentare Francesco Maria Rubano e rappresentanti della Soprintendenza e di Terna. La necropoli è stata descritta come un eccezionale rinvenimento di epoca preromana, situata nella Valle Telesina e caratterizzata da ricchi corredi funebri.
Che sono questi “binari” comparsi sul lungomare di Napoli durante i lavori
Scoperta durante gli scavi della stazione elettrica Terna
La necropoli è stata ritrovata durante le attività di indagine preventiva e di scavo archeologico nell’area destinata alla costruzione della stazione elettrica di Terna per la connessione alla Rete elettrica di Trasmissione Nazionale della Rete Ferroviaria Italiana per l’Alta Velocità Napoli-Bari. Quest’area fa parte della tratta “Frasso Telesino – Telese” e include la realizzazione di una seconda stazione elettrica a Telese Terme. Durante i lavori di cantiere, sono stati avviati scavi archeologici estensivi per verificare la consistenza e la conservazione del sito archeologico.
È stata individuata un’ampia area archeologica vicino al fiume Volturno, con evidenze che risalgono dall’epoca preistorica all’età tardo antica. La maggior parte delle scoperte riguarda la grande area funeraria, datata tra le fasi finali dell’età del Ferro e il periodo orientalizzante dell’VIII secolo a.C. Sono state scavate 88 sepolture che appartengono alla “Cultura delle tombe a fossa”, tipica della Campania interna prima dell’ascesa dei Sanniti.
Le sepolture erano differenziate per genere, con armi nelle tombe maschili e ricchi gioielli nelle tombe femminili. I corredi funerari comprendono vasi di forme diverse, parure in bronzo, elementi in ambra e osso lavorato. Alcune sepolture presentavano oggetti di grande prestigio, come un cinturone in bronzo decorato e vasi in bronzo laminato indicativi di un rango principesco. In particolare, due grandi sepolture a tumulo sono state identificate come appartenenti all’élite della società dell’epoca.
Vista l’importanza dei ritrovamenti, la Soprintendenza ha avviato un ampio progetto di studio e documentazione delle evidenze, supportata da Terna. Saranno effettuate analisi approfondite sui reperti per il loro restauro e valorizzazione. L’obiettivo è preservare e promuovere il vasto patrimonio archeologico scoperto ad Amorosi, dimostrando la sinergia tra la tutela del patrimonio e lo sviluppo infrastrutturale.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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