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Il numero chiuso a Medicina resterà: Presidente Federico II Napoli spiega cambiamenti
Intervista al Prof. Giovanni Esposito
Il Professor Giovanni Esposito, in qualità di Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, ha concesso un’intervista esclusiva a Fanpage.it. Egli ha espresso delle considerazioni importanti riguardo alla riforma del numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina.
La posizione del Prof. Esposito sulla riforma del numero chiuso
Nella sua intervista, il Prof. Giovanni Esposito ha chiarito che la riforma del numero chiuso non comporterà l’abolizione di questo criterio, ma una sua riorganizzazione. Ha sottolineato l’importanza di mantenere un accesso selettivo ai corsi di Medicina per garantire la qualità della formazione erogata e evitare un eccesso di personale medico sul mercato del lavoro.
Giovanni Esposito, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
Il Professore ha rassicurato che la nuova modalità di accesso privilegerà il merito e la qualità della formazione, offrendo un sistema più equo rispetto al passato.
La visione del Prof. Esposito sulle future dinamiche di accesso
Secondo il Prof. Esposito, la riforma prevede che tutti gli studenti possano accedere al primo semestre del corso di laurea in Medicina. Tuttavia, il passaggio al secondo semestre richiederà il superamento di tutti gli esami e l’accumulo di crediti specifici. Solo coloro che soddisfaranno questi requisiti potranno partecipare al test di metà corso, che fungerà da concorso nazionale con una graduatoria unica.
Con la nuova modalità di accesso, si mira a garantire una maggiore coerenza nei programmi di studio del primo semestre e a porre fine al mercato dei corsi di preparazione privati a pagamento che creavano disuguaglianze tra gli studenti.
Infine, il Prof. Esposito ha sottolineato la necessità di affrontare alcune criticità, come la disponibilità di aule per accogliere un numero maggiore di studenti e la possibilità di convalidare i crediti acquisiti dai candidati non ammessi al secondo semestre in altre facoltà.
La riforma entrerà in vigore l’anno prossimo, e nonostante le sfide presentate dalla sua implementazione, il Prof. Esposito si è mostrato fiducioso nell’adeguarsi ai cambiamenti necessari per garantire una formazione di qualità agli studenti di Medicina.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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