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Sciopero a Napoli il 6 maggio 2024, possibili disagi per i mezzi pubblici: bus, metro e funicolari interessati per 24 ore
Sciopero previsto per il trasporto pubblico a Napoli
Lunedì 6 maggio 2024 è in programma un nuovo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale a Napoli. L’Azienda Napoletana Mobilità e l’Ente Autonomo Volturno hanno comunicato le fasce di garanzia per bus, metro, tram e funicolari. L’Unione Sindacale di Base ha proclamato lo sciopero per richiedere maggiore sicurezza sul lavoro e un adeguamento salariale come da contratto collettivo europeo.
Orari garantiti per bus, metro e funicolari Anm
Le fasce di garanzia previste per lo sciopero di lunedì 6 maggio da parte dell’Azienda Napoletana Mobilità sono le seguenti:
- Linee di superficie (tram, bus, filobus): servizio garantito dalle ore 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00.
- Funicolari: servizio garantito con ultima corsa mattinale alle ore 09:20 e ripresa alle ore 17:00.
- Metro Linea 1: orari di partenza garantiti per la prima mattina e la prima sera.
Per Circumvesuviana, Cumana e metro Linea 11 sono in vigore specifiche fasce di garanzia per lo sciopero totale.
Orari di partenza e di arrivo durante lo sciopero
Le partenze garantite per diverse destinazioni dopo lo sciopero si estendono fino alle ore 8:03, con ritorni previsti prima dell’inizio dell’agitazione. Le ultime partenze prima dello sciopero sono previste entro le 8:03 per permettere a tutti i passeggeri di raggiungere la loro destinazione.
Successivamente, il servizio riprenderà dopo lo sciopero con fasce di garanzia anche per Cumana, Circumvesuviana e Linea Piscinola-Aversa.
Motivazioni dello sciopero a Napoli il 6 maggio 2024
Le ragioni che hanno portato all’agitazione sindacale riguardano principalmente la sicurezza dei lavoratori, la pulizia e la manutenzione dei mezzi pubblici, il miglioramento dei salari e l’accesso al diritto di sciopero. Queste richieste puntano a garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti i cittadini di Napoli.
Vedremo come si svilupperanno gli eventi durante la giornata di sciopero e come i passeggeri potranno adattarsi alle fasce di garanzia comunicate dalle aziende di trasporto pubblico.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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