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Luigi Izzo ucciso con coltello a Castel Volturno: la moglie in lacrime al processo, “Ammazzato davanti a me”

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Luigi Izzo ucciso con coltello a Castel Volturno: la moglie in lacrime al processo, “Ammazzato davanti a me”

La testimonianza della vedova di Luigi Izzo in Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere

La moglie di Luigi Izzo, barbiere ucciso nel 2022 a Castel Volturno davanti alla porta di casa, ha rilasciato una testimonianza toccante durante il processo in Corte d’Assise.

Le parole struggenti di Federica Sautto

“Non è stato facile raccontare quello che ti hanno fatto. È una cosa che tengo solo per me. La rivivo ogni secondo, ogni santissimo giorno da quando quelle due bestie ti hanno strappato la vita. Avrei dato qualunque cosa oggi pur di essere altrove e non in quell’aula…ma ho racimolato quel po’ di forza che ad oggi mi fa vivere e ho difeso la tua vita che era anche la mia”. Queste sono le parole di Federica Sautto, moglie di Luigi Izzo, pronunciate durante l’udienza in Corte d’Assise.

La moglie, che ha assistito in diretta all’omicidio, ha condiviso le sue emozioni su un post sui social dopo aver partecipato all’udienza tenutasi il 7 maggio 2024 al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La testimonianza dell’aggressione

La vedova ha dichiarato di aver visto il marito morire davanti ai suoi occhi e gli assassini allontanarsi con le mani sporche del suo sangue. I due imputati per l’omicidio volontario sono Alessandro e Roberto Moniello, rispettivamente padre e figlio, accusati di aver compiuto l’aggressione.

I video delle udienze precedenti e la testimonianza diretta della moglie di Izzo hanno confermato la ricostruzione dell’accaduto. Il barbiere sarebbe stato accoltellato mentre si trovava sull’uscio di casa, dopo essere sceso dalla sua auto per aprire il cancello.

Il delitto per futili motivi

La vicenda avrebbe avuto origine da una lite tra il fratello di Izzo e Roberto Moniello al di fuori di un bar. Izzo aveva cercato di calmare la situazione e offrire riparazione per gli occhiali rotti di Moniello. Tuttavia, ciò ha scatenato la reazione violenta che ha portato alla morte del barbiere.

La moglie ha raccontato di aver visto il marito difendersi prima di soccombere alle ferite. Le ultime parole che avrebbe pronunciato sono state: “Cosa volete da me?”. Dopo il ferimento, Luigi Izzo ha cercato di rientrare in casa ma è collassato a terra prima che i suoi aggressori fuggissero.

Alla memoria del marito, la moglie ha dedicato un commovente messaggio sui social, ricordando l’uomo meraviglioso che era e l’amore che li legava.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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