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Mondadori Galleria Umberto: chiusura da vigili per motivi di sicurezza

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Mondadori Galleria Umberto: chiusura da vigili per motivi di sicurezza

Mondadori a Napoli: chiusura temporanea per questioni burocratiche

La libreria Mondadori in Galleria Umberto I a Napoli ha chiuso temporaneamente a meno di 24 ore dall’inaugurazione. Nel punto vendita, uno dei più grandi d’Italia, dopo il sopralluogo della Polizia Locale, questa mattina, è stato affisso un avviso che informa gli utenti della provvisoria sospensione dell’attività per “motivi tecnici”. Ma qual è il motivo?

Il locale è troppo grande: va rifatta la Scia

A quanto appreso da Fanpage.it, allo store è stato chiesto di perfezionare la documentazione per il rilascio delle autorizzazioni. Più nel dettaglio, i gestori hanno presentato una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Suap (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune di Napoli per un esercizio di vicinato non alimentare, che, per le norme comunali non può superare i 250 metri quadrati. Mentre invece la superficie del locale supera i mille metri quadrati: avrebbero dovuto, quindi, presentare la richiesta di autorizzazione per una struttura di medie dimensioni.

Potrebbe sembrare una questione di lana caprina, una sottigliezza burocratica. Ma non è così. Per il Comune di Napoli, infatti, la correttezza formale anche della richiesta è imprescindibile. Il Comune sostiene che la procedura fosse chiara. Ma evidentemente deve essere sorto un fraintendimento. Ad ogni modo, la risoluzione del problema, a quanto filtra dal palazzo, potrebbe essere di facile soluzione e risolversi in poco tempo.

Il motivo della chiusura di Mondadori

Il motivo della chiusura temporanea di Mondadori, quindi, sono da attribuire al mancato ok alla Scia. Si tratta, in sostanza, a quanto apprende Fanpage.it, di una comunicazione di inefficacia relativa alla Scia per l’esercizio di vicinato nel settore non alimentare:

In relazione alla S.C.I.A indicata in oggetto, inviata con procedura telematica, si comunica che è da ritenersi inefficace per la seguente motivazione:

La superficie totale del locale oggetto dell’istanza (1.119 mg), che ricade nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito Unesco, supera il limite imposto dall’art. 15, comma 1, del nuovo regolamento per il commercio al dettaglio in sede fissa su aree private, così come emendato con emendamento n. 6 dal c.c. con deliberazione n.35 del 30/06/2017: “La superficie di vendita dei locali per gli esercizi di vicinato di cui all’art. 4, comma 1, lett. a), della Legge Regionale non supera 250 mg. tale limite per nuove aperture nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito UNESCO, è pari a 150 mg; la superficie unica totale, intesa quale superficie al netto delle murature, non supera i 500 mg, tale limite per nuove aperture nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito UNESCO, è pari a 300 mg”.

La conseguenza è che “l’attività non può essere svolta sotto forma di esercizio di vicinato”. Ma “dovrà essere sospesa ad horas e potrà essere intrapresa solo a seguito del rilascio di un’autorizzazione per media struttura con provvedimento espresso da parte del Suap”.


Napoli, vigili nella Mondadori in Galleria Umberto, stop alla libreria inaugurata ieri

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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