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Napoli, pericoli morbillo e pertosse: vaccinate i bambini per evitare encefaliti e asfissia. Appello urgente.
Intervista a Dott. Antonio Carpino
Antonio Carpino, pediatra di libera scelta e referente area vaccini della Fimp Napoli, ha lanciato l’allarme: “A Napoli si stanno verificando focolai di morbillo e pertosse, in particolare nei bambini piccoli che frequentano asili nido e scuole dell’infanzia. Sono state diramate due allerte regionali e l’unico modo per proteggersi da rischi gravi è attraverso la vaccinazione”.
Allarme per morbillo e pertosse in Campania
In Campania sono stati segnalati focolai di morbillo e pertosse, malattie altamente contagiose che possono causare gravi conseguenze come encefaliti e rischio di danni permanenti nei neonati. Il pediatra Antonio Carpino sottolinea l’importanza della vaccinazione come unica prevenzione efficace per proteggere la popolazione.
Il dottore spiega che le malattie infettive stanno colpendo i bambini, tra cui la scarlattina e la V malattia, e che la situazione è particolarmente critica a causa della mancanza di copertura vaccinale adeguata.
Situazione della vaccinazione in Campania
In Campania, la copertura vaccinale si attesta poco sopra l’80%, non raggiungendo il 95% necessario per proteggere la comunità. Questo, insieme alle sacche di adulti e bambini non vaccinati, aumenta il rischio di diffusione di malattie come il morbillo e la pertosse.
Il dottore attribuisce le carenze di copertura vaccinale agli anni di Covid, durante i quali le vaccinazioni sono diminuite e i controlli sono stati trascurati. La mancanza di vigilanza non solo a livello sanitario, ma anche scolastico, ha contribuito alla diffusione delle malattie infettive.
Focolai di morbillo e pertosse nelle scuole
È stato segnalato che ci sono focolai di morbillo nelle scuole d’infanzia e negli asili nido a Napoli, nonostante non si tratti di epidemie ma di piccoli focolai. L’obbligo vaccinale è in vigore, ma la mancanza di controlli adeguati rende più difficile far rispettare questa normativa.
Il pediatra illustra i sintomi e le conseguenze gravi del morbillo, tra cui encefalite e mortalità, evidenziando l’importanza della vaccinazione per prevenire tali rischi. Sottolinea inoltre la pericolosità della pertosse, che può causare asfissia nei bambini piccoli non vaccinati.
Carpino spiega che il vaccino per il morbillo è altamente immunogeno e offre una protezione quasi completa con due dosi, mentre per la pertosse sono necessari richiami ogni 10 anni. Esistono diversi tipi di vaccini che proteggono da varie malattie infettive e che sono obbligatori per la frequenza scolastica.
Appello alla vaccinazione
Il pediatra invita i genitori a vaccinare i propri figli presso i centri vaccinali dell’Asl o gli ambulatori dei pediatri, sottolineando che la vaccinazione è un obbligo di legge per proteggere la popolazione. L’auspicio è un aumento dei controlli per garantire una maggiore sicurezza sanitaria per tutti.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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