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Terremoti Campi Flegrei: riconoscere crepe pericolose, proteggersi con caschi e sapere cosa fare in caso di emergenza

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Terremoti Campi Flegrei: riconoscere crepe pericolose, proteggersi con caschi e sapere cosa fare in caso di emergenza

Consigli del professor Roberto Castelluccio in caso di terremoto

Il terremoto di magnitudo 4.4 che ha colpito Pozzuoli il 20 maggio 2024 ha causato danni diffusi agli edifici, in particolare a tramezzi e cornicioni. Dopo la scossa, migliaia di persone sono uscite di casa per mettersi al sicuro. Ma cosa fare in situazioni simili e come riconoscere le lesioni più gravi?

Fanpage.it ha intervistato il professor Roberto Castelluccio, docente di Architettura Tecnica presso l’Università Federico II di Napoli e consulente del sindaco di Pozzuoli, per ottenere informazioni preziose su come comportarsi in caso di terremoto.

Analisi dei danni e misure da adottare

In seguito ai sopralluoghi tecnici sulla stabilità degli edifici, il professor Castelluccio ha osservato danni diffusi agli elementi di partizioni come tramezzi e agli elementi delle facciate di finitura. Tali danni non compromettono la struttura portante degli edifici, ma è comunque importante prestare attenzione ai segnali di sofferenza strutturale. Se le lesioni coinvolgono travi, pilastri, murature o piattabande, è necessario agire con prontezza e allontanarsi dagli edifici interessati per evitare situazioni pericolose. In caso, invece, i danni riguardino tramezzi e elementi non strutturali, è comunque consigliabile una valutazione da parte di tecnici qualificati.

Prevenzione e azioni da intraprendere

Una manutenzione costante degli edifici è fondamentale per prevenire danni gravi in caso di terremoto. Il professor Castelluccio consiglia inoltre di mappare la propria abitazione per individuare i punti deboli e le aree più sicure in caso di emergenza. E’ importante avere consapevolezza dei rischi e agire di conseguenza.

In caso di una scossa di terremoto, evitare di precipitarsi sulle scale danneggiate. Prima di tutto, aprire le porte di uscita, che potrebbero incastrarsi a causa delle deformazioni. Mettersi al riparo sotto i tavoli o in zone protette da calcinacci cadenti. Evitare gli ascensori e allontanarsi dagli edifici, privilegiando gli spazi aperti. Inoltre, è consigliabile tenere a portata di mano caschi protettivi.

Gestione delle emergenze e assistenza

Per le persone con disabilità o mobilità ridotta, è importante contattare i servizi sanitari come l’Asl o il 118 in caso di necessità. Una buona gestione delle emergenze è essenziale e il coinvolgimento delle autorità competenti è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti.

In conclusione, il terremoto del 20 maggio 2024 rappresenta una prova importante per le strutture di protezione civile e per l’organizzazione degli interventi di emergenza. L’esperienza acquisita sarà fondamentale per migliorare le strategie di intervento e garantire una maggiore sicurezza in caso di futuri eventi sismici.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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