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Terremoto ai Campi Flegrei: paura tra residenti per un boato fortissimo, con i bimbi che piangevano

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Terremoto ai Campi Flegrei: paura tra residenti per un boato fortissimo, con i bimbi che piangevano

Terremoto a Napoli: paura ai Campi Flegrei

Una forte scossa di magnitudo 4.4 ha scosso i residenti dei Campi Flegrei a Napoli poco prima dell’ora di cena. Questo evento sismico è stato il più intenso registrato nell’area da quarant’anni, creando panico tra la popolazione. “Non possiamo vivere così, questa situazione va avanti da un anno e mezzo” racconta la gente terrorizzata a Fanpage.it.

Testimonianze dai residenti colpiti dalla scossa

“È stato come un boato, fortissimo. Ho iniziato ad urlare. C’erano i bambini che piangevano. È stato bruttissimo” – una delle molte testimonianze raccolte da Fanpage.it. I residenti della zona dei Campi Flegrei hanno vissuto un momento di paura a causa di uno sciame sismico di cui hanno subito le conseguenze dirette.

Tre terremoti di magnitudo 3.5, 4.4 e 3.9, tutti ravvicinati e con epicentro nella zona Solfatara, hanno colpito la regione poco prima delle 20, raggiungendo una profondità di 3 km. Si tratta delle scosse più forti degli ultimi quarant’anni nel contesto della crisi bradisismica dell’area.


Campi Flegrei, scossa di terremoto di magnitudo 2.7 alle 19,37: profondità 2,3 km

Il terremoto è stato accompagnato da un forte boato che ha fatto pensare ad alcuni testimoni che la terra si stesse sollevando. Molti abitanti hanno deciso di trascorrere la notte nelle proprie auto, mentre altri, per questioni economiche, non hanno altra scelta che rimanere nelle loro abitazioni: “Non abbiamo i soldi per andare in albergo”.

L’evento sismico ha causato crepe e il crollo di cornicioni, portando molte persone a riunirsi per strada. Le autorità hanno annunciato la chiusura di molte scuole della zona il giorno successivo alla scossa. “Siamo preoccupati perché ci sono contatori della corrente elettrica danneggiati” afferma un altro residente. “Abbiamo visto molte crepe nel terreno e negli edifici, alcune già presenti che si sono aggravate” riporta una donna intervistata.

La situazione resta critica e in alcuni casi le persone si sentono abbandonate dalle istituzioni: “Non sappiamo dove andremo a finire, nessuno ci fornisce informazioni. Dicono che è tutto normale, ma a me non sembra” conclude la donna visibilmente preoccupata.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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