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Emergenza a Campi Flegrei: sfollati tentano di rientrare nelle case di Pozzuoli

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Emergenza a Campi Flegrei: sfollati tentano di rientrare nelle case di Pozzuoli

Sgomberati e edifici sigillati ai Campi Flegrei: l’ordinanza per il trasferimento in hotel

Tensioni ai Campi Flegrei, questa mattina, dove alcuni sfollati hanno cercato di rientrare con la forza negli appartamenti sgomberati a Pozzuoli, in via Dante Alighieri. L’episodio è accaduto attorno alle 11,30 di questa mattina, giovedì 23 maggio 2024. Sul posto le forze dell’ordine. Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha lanciato un appello ai cittadini:

Vi scrivo in un momento di grande importanza per la nostra comunità. Come sapete, è stata emessa per alcuni di voi un’ordinanza di sgombero che richiede la vostra collaborazione e il vostro impegno. Comprendo perfettamente le difficoltà e i disagi che questa situazione comporta, ma è essenziale agire con pazienza e responsabilità per il bene di tutti. Anche perché questi edifici per sicurezza saranno oggetto di sospensione di tutte le utenze. Vi chiedo di rispettare l’ordinanza, liberare gli edifici e collaborare con le forze dell’ordine. Il vostro aiuto è fondamentale per garantire la sicurezza della vostra famiglia e l’ordine nella nostra città.

Chi ha necessità, quindi, di rientrare nel proprio appartamento sotto sequestro per poter prendere delle cose, dovrà concordarlo con polizia locale, protezione civile o vigili del fuoco. I rientri saranno sempre accompagnati dal personale autorizzato e fissati in una apposita fascia oraria. Chi viola i sigilli, infatti, rischia la denuncia.

Dove andranno gli sfollati

Ma dove andranno gli sfollati? Attualmente sono ospitati presso il Palatrincone, il palazzetto dello sport di Monteruscello, con vitto alloggio, pasti, acqua, bagni, brandine per dormire. La struttura è riservata, fino a esaurimento posti, esclusivamente alle famiglie sgomberate. Per le altre persone che sono ancora fuori casa, per vari motivi – perché ad esempio non hanno avuto la perizia dei tecnici o hanno paura e non vogliono rientrare – sono state predisposte le 5 aree di accoglienza con le tende, che resteranno in piedi fino a che non sarà passata la fase critica.

Entro stasera, è prevista l’ordinanza sindacale che disporrà la possibilità per le famiglie sgomberate di essere ospitate a spese del Comune in strutture alberghiere. Gli hotel, a quanto apprende Fanpage.it, dovrebbero essere localizzati tutti all’interno della provincia di Napoli. Si sta valutando la disponibilità degli hotel convenzionati con il Comune di Pozzuoli. Tra le ipotesi il litorale domizio e le aree interne. Le strutture ricettive saranno individuate con ordinanza sindacale.

Cosa succede alle case dichiarate inagibili

Che fine faranno le case danneggiate e dichiarate inagibili? Sono state inserite in una speciale anagrafe immobiliare. Terminata la verifica tecnica delle case, si procederà a vedere se saranno oggetto di ulteriori lavori o se dovranno essere abbattute. Poi si porrà il problema di chi farà i lavori. Ieri, il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, in conferenza stampa, dopo la riunione a Palazzo Chigi, ha bocciato l’ipotesi del sisma bonus. I lavori di ripristino degli edifici privati non spettano nemmeno al Comune. L’ipotesi, avanzata dal ministro, è che possa essere creato un fondo per sostenere le ristrutturazioni degli immobili privati, ma, a quanto annunciato, dovrebbe riguardare solo le prime case. Esclusi anche gli immobili abusivi.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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