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Annullato licenziamento comandante Luigi Maiello a Pomigliano d’Arco

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Annullato licenziamento comandante Luigi Maiello a Pomigliano d’Arco

La storia di Luigi Maiello a Pomigliano d’Arco

Reintegrato in servizio dopo il clamoroso licenziamento Maiello, comandante della polizia municipale di Pomigliano d’Arco che aveva indagato sugli intrecci tra abusi edilizi, ditte con interdittiva antimafia e politica. Annullato l’atto firmato dal sindaco Russo.

Luigi Maiello

Luigi Maiello

Pomigliano D’Arco, reintegrato il comandante della Polizia Municipale Luigi Maiello. Lo apprende Fanpage.it da fonti qualificate. Il Tar della Campania ha annullato il provvedimento con cui il sindaco di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, aveva licenziato Maiello, protagonista di una lunga inchiesta sugli abusi edilizi sul territorio che aveva coinvolto anche aziende colpite da interdittiva antimafia. Il Tribunale amministrativo regionale della Campania si esprimerà nel merito tra qualche mese, ma la notizia del reintegro è clamorosa.

Maiello nel 2020 era stato assunto con contratto a tempo indeterminato dall’Amministrazione di Pomigliano d’Arco, con incarico di comandante della Polizia municipale.

Il Comune di Pomigliano d’Arco lo aveva licenziato motivando il provvedimento contestando al comandante la falsificazione dei suoi titoli di studio, ovvero le sue tre lauree, ritenendo quindi non valida la sua assunzione presso l’amministrazione comunale. Ora la seconda sezione del Tar Campania ha annullato il provvedimento di licenziamento di Luigi Maiello, sostenendo che i suoi titoli di studio sono reali e certificati e che i documenti sui titoli di Maiello sono a disposizione del Comune da diversi anni.

Ora ci sarà l’immediato reintegro di Maiello come dipendente del Comune di Pomigliano d’Arco. Rispetto a questa vicenda da più parti politiche è stato chiesto l’invio di una commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco da parte del Ministero dell’Interno per verificare le possibili infiltrazioni nell’amministrazione del Comune.

Maiello è stato al centro dell’inchiesta di Fanpage.it “La città di cemento” che ha riguardato proprio le sue vicende e quelle del Sindaco Russo, che ha più riprese ha dichiarato che sul suo territorio “la camorra non esiste“, attaccando pubblicamente per due anni il comandante Maiello, che con l’elezione di Russo nel 2023 era stato prima spostato ad altro incarico e poi licenziato lo scorso 8 aprile.

La storia di Luigi Maiello a Pomigliano d’Arco

Le indagini di Luigi Maiello avevano portato alla luce quello che sembrerebbe un meccanismo di concessioni edilizie date dall’ufficio tecnico del Comune negli anni scorsi basato su attestazioni fittizie. L’inchiesta di Fanpage.it aveva mostrato tutti i passaggi della vicenda, compreso il dossieraggio anonimo fatto contro Maiello e l’attentato subito dallo stesso nel gennaio del 2022 quando furono incendiate le auto del comando della polizia municipale di Pomigliano d’Arco.

Dopo la pubblicazione della nostra inchiesta la vicenda è arrivata in parlamento la vicenda è arrivata in parlamento con le prese di posizione di diversi parlamentari, tra cui Sandro Ruotolo, Sergio Costa e Carmela Auriemma, e con la terza interrogazione parlamentare sul tema presentata da Francesco Emilio Borrelli che da tempo si sta occupando delle vicende intorno al Comune di Pomigliano d’Arco. Anche la presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo, era intervenuta richiamando il Sindaco Russo e difendendo l’operato di Maiello.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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