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Addio al luminare dell’Ortopedia, professor Vittorio Monteleone: Padiglione dedicato al Cardarelli.

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Addio al luminare dell’Ortopedia, professor Vittorio Monteleone: Padiglione dedicato al Cardarelli.

Ricordo di Vittorio Monteleone, luminare dell’Ortopedia

Il mondo della medicina piange la scomparsa del professor Vittorio Monteleone, luminare dell’Ortopedia. Per oltre vent’anni ha diretto il Dipartimento del Cardarelli a Napoli, ospedale che nel 2015 ha deciso di intitolargli

Vittorio Monteleone, luminare dell’Ortopedia

Una carriera dedicata all’Ortopedia e alla formazione

Originario di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, Monteleone ha trascorso la sua carriera professionale a Napoli, trasferendosi nel 1956. Come raccontano le numerose testimonianze, è stato per decenni uno dei medici più stimati a livello mondiale, formando giovani professionisti che hanno poi ricoperto ruoli di primari sia in Campania che oltre i confini regionali. Anche il figlio Giuseppe ha seguito le sue orme diventando primario di Ortopedia.

Nonostante il successo, Monteleone ha dovuto superare molte difficoltà per diventare medico. La sua famiglia avrebbe preferito una carriera diversa per lui, ma il suo amore per la medicina lo ha spinto a lasciare il paesino pugliese e a trasferirsi a Napoli. Qui ha iniziato la sua brillante carriera, diventando pioniere dell’Ortopedia e ricevendo nel 1985 la medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica.

Un’inedita intitolazione in vita

Nel 2015 il padiglione del Cardarelli da lui diretto è stato intitolato ufficialmente a Vittorio Monteleone, un riconoscimento straordinario visto che solitamente queste onorificenze avvengono dopo la morte del nominato. L’initiativa è stata promossa dai suoi stessi allievi, un gesto che ha riempito di orgoglio il luminare dell’Ortopedia.

La scomparsa del Dottor Monteleone è stata comunicata da Flora Beneduce, politica e medico, tramite un post su Facebook in cui si ricorda la figura umana e professionale di un maestro della medicina internazionale.

Cari amici, oggi ci ha lasciati il Dottor Vittorio Monteleone, luminare di ortopedia, è stato un mastro della scuola medica internazionale. Dedicò la sua vita alla cura e al conforto di chi soffriva. Caro amico di famiglia, sono accanto ai suoi affetti, penso all’amata moglie Rita. La sua compassione e saggezza resteranno per sempre nei cuori dei pazienti e delle famiglie che ha assistito. La sua memoria sarà un faro di speranza e di umanità. Riposi in pace.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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